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Italia, vendite dettaglio marzo -0,1% su mese, +22,9% su anno - Istat

Le Frecce Tricolori

ROMA (Reuters) - Secondo i dati diffusi stamani da Istat, a marzo l'indice in valore delle vendite al dettaglio ha registrato un calo dello 0,1% su mese dopo il +5,9% rivisto di febbraio.

Su base annua le vendite sono balzate del 22,9% dopo la flessione del 5,7% registrata il mese precedente.

Tale risultato, spiega l'Istituto, è dovuto in particolar modo alle vendite dei beni non alimentari che registrano un fortissimo aumento sia in valore sia in volume (rispettivamente +49,7% e +50,3%), presentando il segno piu' in tutti i gruppi di prodotti. In crescita, seppur in modo più contenuto, anche le vendite dei beni alimentari (+3,7% in valore e in volume).

"Per il complesso delle vendite al dettaglio a marzo si registra una sostanziale stazionarietà congiunturale", commenta Istat nella nota che accompagna i dati. "A ciò si contrappone un fortissimo incremento tendenziale che riflette i livelli particolarmente depressi che avevano caratterizzato marzo 2020, primo mese di chiusura forzata di molte attività commerciali a causa dell’emergenza sanitaria, in particolare nei settori non considerati essenziali", aggiunge.

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Ne derivano variazioni tendenziali positive eccezionalmente ampie delle vendite di beni non alimentari, con tassi di crescita mai osservati in precedenza per quasi tutti i prodotti e le varie tipologie distributive.

I dati non sono aggiustati sulla base dell'inflazione. L'indice Nic a marzo ha registrato un incremento dello 0,8% su anno.

Seguono i dati forniti dall'Istituto:

MAR FEB GEN

Variazione su mese* -0,1 5,9r -2,7

Variazione su anno** 22,9 -5,7 -6,7

- alimentari (m/m) 1,9 -2,4 0,0

- non alimentari (m/m) -1,6 13,5r -5,2

r = rivisto

* = destagionalizzato

** = grezzo

(Valentina Consiglio, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia)