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L’impatto del Covid-19 sulla senior leadership (femminile e maschile)

(Photo: skynesher via Getty Images)
(Photo: skynesher via Getty Images)

Il peso della responsabilità e il bisogno di cambiare in modo repentino e inatteso possono mettere in difficoltà anche i leader più esperti. L’impatto della pandemia sulla senior leadership, sia femminile che maschile, meriterebbe un ampio spazio nei dibattiti su lavoro ed effetti del Covid-19.

Tra le motivazioni che hanno messo fortemente sotto pressione le capacità cognitive ed emotive dei senior leader, emerge l’urgenza di trasformare lo stile di leadership, con il lavoro da remoto che ha rivoluzionato le dinamiche e le relazioni con i collaboratori, nonché la necessità di dover prendere decisioni importanti in poco tempo, in una crisi dai contorni tanto imprevedibili.

E poi, su tutti, il nodo della tecnologia che, introdotta massivamente nella vita delle aziende e in un lasso di tempo così breve, ha contribuito ad aumentare il gap tecnologico dei senior leader rispetto a figure anagraficamente più giovani.

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D’altronde, la questione del gap tecnologico, specie relativamente al gruppo dirigente, è molto sentita dai vertici aziendali, soprattutto dopo che un’inchiesta del MIT ha scoperchiato il vaso di Pandora. Realizzata su un campione di 2000 aziende americane con un fatturato medio di 1 miliardo di dollari, l’indagine dimostra che solo il 7% delle imprese valutate è “digitally savvy” ai livelli top del team e che queste sono in grado di ottenere revenue più alte del 48% rispetto ai loro competitor.

Tuttavia, molti imprenditori hanno saputo reagire. Per ridurre il gap, hanno adottato alcune delle strategie delle aziende “digitally savvy”. Sono partiti dalla misurazione del livello di competenze digitali del management, hanno poi identificato le figure con il livello più alto di conoscenze e assegnato loro il compito di elaborare iniziative per accrescere le skill digitali del gruppo dirigente.

Non solo. Hanno favorito la cr...

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.