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Lassativi naturali per dare una sveglia all'intestino pigro

Photo credit: Leilani Fiset / EyeEm - Getty Images
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Se vogliamo favorire un corretto stimolo intestinale dobbiamo curare l’alimentazione cercando di assumere nella giusta quantità determinati cibi. Prima di specificare quali in particolare hanno queste proprietà, bisogna partire dal presupposto che in generale è bene consumare tutti gli alimenti ricchi di fibre, sostanze in grado di facilitare il transito intestinale, soprattutto se accompagnate dall’assunzione di un giusto quantitativo giornaliero di acqua (circa 2 Litri).

I cibi lassativi naturali più potenti ed efficaci

Mangiare legumi spesso è una delle chiavi per raggiungere un corretto funzionamento dell’intestino: sono ricchissimi di fibre, forniscono un discreto apporto di proteine e sono completamente privi di colesterolo. L’ideale sarebbe abbinarne il consumo a quello di cereali, meglio se integrali. Molto utili sono gli ortaggi e le verdure; in particolare zucchine, barbabietole, verze, broccoli, carote e cavolfiori. Questi ultimi consigliati anche per diabetici, contenendo soltanto il 2,4% di zuccheri su 100 grammi, e durante la gravidanza, abbondando di vitamina B9, conosciuta anche come acido folico.
Tra i cibi lassativi naturali, conosciuto da tutti come il classico rimedio della nonna, c’è la prugna, sia fresca che secca. È ricchissima di acqua e fibre ma anche di zuccheri, ne è per questo sconsigliato un consumo eccessivo. Altri frutti in grado di favorire i movimenti intestinali sono le banane, i kiwi, le nespole e le mele cotte.

Photo credit: Halfpoint Images - Getty Images
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Non solo cibo: bevande e tisane lassative

Integrate a un corretto regime alimentare, le tisane lassative possono rivelarsi un altro ottimo rimedio blando e naturale contro la stitichezza. Tra le più efficaci troviamo quelle alla malva, all’aloe, al rabarbaro e anice, alla senna, menta e cumino, alla liquirizia e finocchio e alla corteccia di frangula. Tutte soluzioni facilmente reperibili tra gli scaffali di un qualsiasi supermercato o recandosi in erboristeria. Pur essendo completamente naturali, perché a base di piante, quelle lassative sono tisane da assumere con parsimonia e tenendo presente che contengono sostanze irritanti per l’intestino. Inizialmente è quindi meglio non andare oltre una assunzione al giorno, preferibilmente la sera prima di andare a dormire. Ne è poi sconsigliato un utilizzo troppo prolungato. Meglio evitare di andare oltre la settimana di assunzione continuata, per fare in modo che non ci sia un’eccessiva reazione dell’organismo che causerebbe la mancata assunzione di nutrienti fondamentali.

Photo credit: fcafotodigital - Getty Images
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Lassativi naturali in farmacia: cosa scegliere e come utilizzarli

Alcune volte la stitichezza transitoria si rivela un disturbo più ostico da superare e potrebbero non essere sufficienti i rimedi di cui abbiamo parlato. In questi casi c’è bisogno di acquistare prodotti specifici, in grado di consentire all’intestino di ritrovare un equilibrio. È importante però, nonostante non sia necessario esibire una ricetta in farmacia, rivolgersi sempre al proprio medico curante in modo da optare per una scelta calibrata e consapevole. Non vanno infatti sottovalutate le controindicazioni a cui si va incontro con un uso scorretto dei lassativi. I prodotti più noti sono a base di glicerina e olio di ricino che, grazie alle loro proprietà emollienti, mescolandosi alle feci le lubrificano, favorendo il transito intestinale e l’espulsione. Agiscono rapidamente, ma un’assunzione prolungata potrebbe interferire con l’assorbimento delle vitamine liposolubili, del calcio e del fluoro.
Altrettanta efficacia la garantiscono i lassativi massa, ovvero quelli che aumentano il volume delle feci per velocizzarne lo spostamento nell’intestino. I più utilizzati sono semi di psillio, agar, gomma di guar, fucus (un’alga marina) e metil cellulosa. Agiscono più lentamente, in genere entro le 72 ore, e se assunti in eccesso possono comportare ostruzioni intestinali. Ci sono infine i lassativi osmotici, ossia quelli che agiscono trattenendo grandi quantità di acqua nel colon, formando un elevato volume di feci morbide che distendono l’intestino. I più utilizzati sono a base di sali di magnesio, mannite, lattulosio e tamarindo. Possono causare crampi addominali, nausea e vomito e sono sconsigliati a chi soffre di patologie renali e più in generale a bambini e persone anziane.

Photo credit: damircudic - Getty Images
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A cosa prestare attenzione per i lassativi in gravidanza

La stitichezza durante la gravidanza riguarda un’alta percentuale delle future mamme. È un problema definito multifattoriale, ossia che può essere causato da diverse motivazioni: ormonali, alimentari e legate allo stile di vita. Insorge soprattutto nel primo trimestre a causa dell’azione del progesterone, un ormone che favorisce la prosecuzione della gestazione incidendo sul rilassamento della muscolatura interna dell’utero. Un effetto che interessa anche altri apparati, intestino compreso. Contribuiscono poi ad accentuare il disturbo l’aumento di peso e la drastica riduzione dell’attività fisica durante la gravidanza. Bere molta acqua, cercare di assumere cibi ricchi di fibre e utilizzare integratori a base di crusca di frumento può rivelarsi sufficiente per superare il problema. Se così non fosse, dopo un necessario consulto ginecologico, si può ricorrere ai farmaci lassativi. Tra questi i più sconsigliati durante il periodo di gestazione sono quelli osmotici salini, come il citrato di magnesio e il fosfato di sodio, perché possono causare ritenzione di sodio materna. Da evitare anche l’olio di ricino, che può provocare contrazioni uterine premature.

Lassativi naturali fai da te: quando è meglio evitare

La stitichezza è un disturbo fastidioso, che può incidere sull’umore e sulla qualità della vita di una persona, ma che, come abbiamo visto, può essere superato anche grazie a piccole accortezze. Curare l’alimentazione, svolgere una regolare attività fisica e bere molta acqua sono abitudini in grado di garantire al nostro intestino un ritmo regolare nel corso del tempo. Quando il problema si presenta in fase più acuta il ricorso ai farmaci può essere necessario, ma è sempre bene rivolgersi ad un medico prima di prenderli. Non abbiamo le competenze necessarie per stabilire quali siano i più adatti alla nostra situazione e, scegliendo a caso o per sentito dire, rischiamo di ottenere risultati che peggiorano soltanto la situazione.