Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • FTSE MIB

    34.657,35
    +318,03 (+0,93%)
     
  • Dow Jones

    39.512,84
    +125,08 (+0,32%)
     
  • Nasdaq

    16.340,87
    -5,40 (-0,03%)
     
  • Nikkei 225

    38.229,11
    +155,13 (+0,41%)
     
  • Petrolio

    78,20
    -1,06 (-1,34%)
     
  • Bitcoin EUR

    56.410,63
    -1.949,45 (-3,34%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.261,13
    -96,88 (-7,13%)
     
  • Oro

    2.366,90
    +26,60 (+1,14%)
     
  • EUR/USD

    1,0772
    -0,0012 (-0,11%)
     
  • S&P 500

    5.222,68
    +8,60 (+0,16%)
     
  • HANG SENG

    18.963,68
    +425,87 (+2,30%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.085,08
    +30,67 (+0,61%)
     
  • EUR/GBP

    0,8601
    -0,0007 (-0,08%)
     
  • EUR/CHF

    0,9760
    -0,0005 (-0,05%)
     
  • EUR/CAD

    1,4718
    -0,0026 (-0,17%)
     

Lavoro, cosa vuole fare il governo sui voucher per evitare il referendum

Un voucher usato per pagare le prestazioni di lavoro occasionale.
Un voucher usato per pagare le prestazioni di lavoro occasionale.

Limitare l’uso dei voucher alle famiglie per pagare babysitter, badanti, piccoli lavori di casa e la cura del verde in giardino. Il governo sta pensando ad una stretta sull’uso, anzi l’abuso, dei buoni lavoro con il fine di evitare il referendum indetto dalla Cgil. Tra le ipotesi anche quella di abbassare il tetto da 7mila a 5mila euro annui a persona. Resterebbe, invece, immutato il limite per committente, fissato a 2mila euro. Ci sta lavorando la Commissione Lavoro della Camera che cerca di trovare una sintesi sulle tante proposte arrivate dalle diverse forze politiche.

I ticket non verranno aboliti, ma ne verrebbe fortemente ridimensionato il loro utilizzo, limitandolo a quei casi previsti nel 2003, quando i buoni lavoro sono stati pensati. Restano, tuttavia, molti punti aperti. Primo fra tutti quello che riguarda le piccole imprese con zero o un dipendente, si valuta se potranno continuare ad usare ancora i voucher. La Lega ha chiesto di estendere l’utilizzo anche al commercio, come misura eccezionale nei picchi di maggiore affluenza turistica. Fino ad oggi il loro valore non è mai stato adeguato all’inflazione, come previsto invece nel momento in cui sono entrati in vigore. Un buono vale 10 euro lordi. E’ stata avanzata anche la proposta di differenziare il costo del ticket per aziende a famiglie.

Tito Boeri, presidente dell’Inps
Tito Boeri, presidente dell’Inps

Resterebbe la commissione di servizio, un obolo che preleva l’Inps come concessionario del servizio. Per ogni buono del lavoro venduto 50 centesimi finiscono all’ente previdenziale. Considerando che l’anno scorso sono stati venduti 133 milioni di ticket, l’istituto di Tito Boeri (nella foto) ha incassato quasi 67 milioni di euro. Parte della commissione viene prelevata anche dai sub concessionari come Poste, tabaccai e Intesa Sanpaolo, che intascano 30 centesimi, gli altri 20 finiscono comunque all’Inps. Nel caso di acquisto dei buoni online, invece, l’intero “aggio” finisce nelle casse dell’Istituto previdenziale. Una commissione ulteriore che deve pagare sempre il lavoratore, a fronte di un versamento previdenziale bassissimo: per ogni buono è di soli 1 euro e 30 centesimi.