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L'Europa prova a reagire, Milano paga pegno alle banche

Nuova seduta in rialzo per la piazza azionaria giapponese che ha guadagnato terreno per la terza giornata consecutiva. L'indice Nikkei 225 è sceso nell'intraday sui minimi degli ultimi sei mesi, complice anche l'andamento debole delle altre Borse asiatiche. Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) finale però è riuscito a recuperare terreno, chiudendo gli scambi in positivo dello 0,72%, sulla scia anche del recupero del dollaro nei confronti dello yen, con il cambio che si sta riportando in area 105.

In positivo le Borse europee che dopo un avvio in moderato rialzo riescono a confermarsi al di sopra della parità malgrado la negativa chiusura di venerdì scorso a Wall Street. Il Ftse100 e il Cac40 salgono entrambi dello 0,23%, preceduti dal Dax30 che si apprezza dello 0,44%.

Sul fronte macro l'unico dato macro di oggi in Europa è stato diffuso in Francia e si tratta della lettura finale del PIL del quarto trimestre del 2017, rivista al rialzo a +0,7% rispetto allo 0,6% dell'indicazione preliminare, mentre le attese erano per una conferma della prima lettura.

Piazza Affari non riesce a sintonizzarsi con l'andamento positivo delle altre Borse europee e così il Ftse Mib, dopo un avvio in progresso, è tornato sui suoi passi e ora viaggia a ridosso dei 22.200 punti, con un ribasso dello 0,44%.

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A frenare il nostro mercato è l'andamento negativo dei titoli del settore bancario con Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) in flessione del 2,54%, seguito da Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che cede l'1,54%, ma viaggiano in calo di oltre l'1% Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) , Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Banco BPM, diversamente da Bper Banca che scende dello 0,64%.

In rosso dell'1,39% Exor in attesa dei risultati dell'esercizio 2017 che saranno diffusi in gironata e il segno meno precede anche CNH Industrial che arretra dello 0,93%, diversamente da Fca che sale dello 0,59%.

Rimbalza STM con un vantaggio dell'107% e recupera terreno anche Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) con un rialzo dello 0,84% dopo le vendite di venerdì scorso seguite alla mancata applicazione dei dazi Usa alla Corea.
Tra i titoli oil si muove in positivo anche ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) con un guadagno dello 0,45%, mentre non evita il segno meno Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) che perde lo 0,83%.

Tra i titoli che salgono in controtendenza rispetto al mercato troviamo Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) che si apprezza di circa mezzo punto dopo che il fondo Elliott ha criticato le dimissioni annunciate la scorsa settimana dai consiglieri del gruppo telefonico, parlando di un'azione cinica ed egoista.

Sul fronte macro Usa per oggi si segnala solo l'indice Cfnai di febbraio e in agenda troviamo un discorso di William Dudley, presidente della Fed di New York, oltre al quale parlerà anche Loretta Mester, a capo della Fed di Cleveland.

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