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Decreto liberalizzazioni, ecco cosa cambia

Il decreto liberalizzazioni è legge. La Camera (con 365 voti a favore, 61 contrari e 6 astenuti) dà il via libera alle tanto chiacchierate misure varate dal governo alla fine di gennaio. “Sono molto soddisfatto, è stato raggiunto un importante traguardo”, ha commentato il premier Mario Monti. “Il governo era preparato all’opposizione dei tanti gruppi di interesse, titolari di rendite di posizione non più giustificabile né salvaguardabili”.

Tante le novità che riguarderanno i cittadini, anche se rimane, in realtà, da risolvere la questione delle commissioni bancarie che, con un voto al Senato, erano state azzerate. Una decisione che aveva scatenato la protesta feroce dell’esecutivo dell’Abi con le conseguenti dimissioni. Ieri, comunque, il governo ha accolto un ordine del giorno bipartisan con cui si è impegnato a ripristinare in tempi rapidi, probabilmente con un mini-decreto, le commissioni.

Cerchiamo di capire, con ordine, come e cosa cambia per i consumatori con le nuove misure. Tra i punti più caldi ci sono le farmacie: in arrivo 5mila nuovi esercizi. Ci sarà una farmacia ogni 3mila e 300 abitanti, grazie anche a “quote riservate” nei bandi di gara per le nuove aperture. Dall’anno prossimo si potranno comprare nelle farmacie confezioni monodose e nella prescrizione il medico di base dovrà tenere conto delle diverse tipologie di confezione. Il limite d’età per i titolari di farmacie è fissato a 65 anni e questo punto ha trovato fermamente contraria Federfarma che ha indetto uno sciopero per il 29 marzo. Già bloccato, però, dall’Autorità di garanzia sugli scioperi: manca il preavviso obbligatorio per i servizi di pubblica utilità.

Per quanto riguarda il capitolo bancario, delle commissioni abbiamo già parlato. E’ probabile che saranno ripristinate con un tetto massimo dello 0,5%. Stop alla commissione per i rifornimenti di carburante fino a 100 euro pagati con carta o bancomat. Conto corrente gratis per i pensionati che hanno un assegno fino a 1.500 euro. Per quanto riguarda i mutui, sarà possibile rinegoziarli senza alcun addebito e in tempi più brevi. Gli istituti di credito, inoltre, saranno obbligati a fornire almeno due preventivi per le polizze assicurative legate ai prestiti, resta la possibilità per il cliente di scegliere un’alternativa meno costosa presente sul mercato. Sarà più facile anche estinguere le ipoteche a garanzia dei prestiti.

Stretta sulle frodi ai danni delle assicurazioni. Rischia fino a 5 anni di reclusione chi cercherà di truffare. Stop anche ai rimborsi in caso di “colpo di frusta”, previsti sconti in caso di installazione della scatola nera. Inoltre gli automobilisti virtuosi pagheranno la stessa tariffa Rc auto in tutta Italia ma avranno premi più bassi. Sarà più facile riscuotere anche in caso di furto o incendio.

Cambiamenti anche in ambito professionale. Addio alle tariffe minime, il compenso richiesto da un professionista è pattuito all’inizio dell’incarico, ma non deve essere più scritto. Il tirocinio non può durare più di 18 mesi; riconosciuto un rimborso spese dopo i primi sei mesi. L’organico dei notai aumenterà di 500 unità e dal 2015 sarà bandito un concorso annuale.

Le licenze dei taxi potranno aumentare, ma deciderà il sindaco. Saranno, infatti, i Comuni a fissare, se necessario, l’incremento delle licenze delle auto bianche. Questo seguendo le linee della nascente Autorità dei trasporti che fornirà un parere non vincolante ma se sarà disatteso potrà essere impugnato al Tar. Aumenta anche la concorrenza nei servizi pubblici locali. Entro il 30 giugno le Regioni devono organizzare i servizi a rete di rilevanza economica in bacini territoriali non inferiori all’ambito della provincia: i Comuni hanno tempo fino a maggio per presentare una proposta. L’affidamento dei nuovi servizi è previsto mediante gara. Nelle edicole, che potranno applicare sconti, si potrà trovare non più solo il giornale, ma anche altri articoli. Non è passata la misura che consentiva agli edicolanti di rifiutare le forniture di prodotti complementari come Dvd o libri, forniti dagli editori. Sarà diverso anche fare il pieno all’auto. Via libera, difatti, agli operatori indipendenti, agli impianti multimarca e agli impianti completamente automatizzati fuori dai centri abitati. Sarà possibile, oltre a fare rifornimento, anche comprare bevande, sigarette e giornali. E cambiano anche i parametri sui quali viene fissato il prezzo del gas che avranno lo scopo di riallineare i prezzi italiani a quelli più bassi.

Ma le novità non finiscono qui. Partiranno ufficialmente le nuove SSrl, società speciali a responsabilità limitata per gli “under 35” che non pagheranno il costo del notaio. Prevista anche l’Ici per la Chiesa, ma solo per le attività non esclusivamente commerciali. Salve quasi tutte le scuole e gli ostelli. I partiti, comunque, continueranno a rimanere esenti. Un cenno anche alla Tesoreria unica: stop fino al 31 dicembre 2014 del regime di tesoreria misto introdotto per Regioni, enti locali, sanità e università, secondo il quale questi settori sono tenuti a versare in tesoreria unica soltanto le entrate provenienti dal bilancio dello Stato e non anche le entrate proprie.

Modifiche minori i debiti della pubbliche amministrazioni, che potranno essere saldati anche attraverso gli istituti della compensazione; per le carceri (sarà possibile costruirle anche attraverso il “project financing”); per l’energia nucleare (accelerazione nella dismissione dei siti); per gli oneri alle imprese (cancellate tutte le norme che ponevano limiti all’esercizio delle attività economica); per le barche (cambia la tassa sullo stazionamento che diventa di possesso). Chiudono l’elenco Eni e Snam la cui separazione dovrà avvenire entro settembre 2013.