Lotteria scontrini al via dal 1° febbraio: come funziona
Inizia lunedì 1 febbraio la lotteria degli scontrini, l'iniziativa dello Stato per combattere l'evasione fiscale e incentivare i cittadini a chiedere gli scontrini ai negozianti.
Come funziona?
Con la lotteria, ogni scontrino rilasciato da un negozio vale come uno o più biglietti della lotteria: ad ogni scontrino è associato un certo numero di biglietti, e cioè un certo numero di possibilità di portarsi a casa il premio. Quindi: uno scontrino da 1000 euro vale come 1000 biglietti della lotteria (ovvero: 1000 possibilità di l'estrazione).
Le estrazioni prevedono premi da 5mila euro e fino a un milione di euro. Nello specifico, ci sono 7 premi da 5mila euro ciascuno per le estrazioni settimanali; 3 premi da 30mila euro ciascuno per le estrazioni mensili e un premio da un milione di euro per l’estrazione annuale.
Possono iscriversi alla lotteria tutti i cittadini maggiorenni che abbiano un codice fiscale italiano attraverso questa pagina ufficiale. Il codice lotteria andrà poi mostrato ad ogni acquisto (valgono i pagamenti sia in contanti sia con carte).
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Metà degli esercizi non è pronto
E tuttavia metà degli esercizi non è pronto alla lotteria, che secondo 'incaricato 'Commercio e città’ di Confcommercio, Enrico Postacchini, "andrebbe posticipata".
L'operazione "non tiene conto dei costi che dovranno sostenere gli esercenti in un momento particolarmente difficile". "Si tratta di un'operazione commerciale - spiega Postacchini - che parte in un momento di domanda asfittica, che chiede a imprese che sono state chiuse e che stanno per riaprire di affrontare un investimento con una carenza strutturale tecnica di strumenti. I ritardi sono dovuti all'approvvigionamento e al montaggio del lettore per cui sono già fuori una marea di attività che non hanno potuto prendere l'appuntamento".
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Anche Confesercenti fa presente come le incertezze sulla lotteria siano "troppe" e che un negozio su tre non è ancora in grado di partecipare. L'associazione stima che "un terzo della rete distributiva non sia pronta, a causa delle restrizioni e della situazione di difficoltà oggettiva del commercio. Difficoltà che hanno spinto molte attività a rimandare l'adeguamento, il cui termine è già stato prorogato a marzo. In questo contesto - continua Confesercenti - ci chiediamo che senso abbia partire in questo modo con la lotteria”.
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