Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 1 hour 38 minutes
  • FTSE MIB

    34.715,39
    +376,07 (+1,10%)
     
  • Dow Jones

    39.544,71
    +156,95 (+0,40%)
     
  • Nasdaq

    16.420,81
    +74,55 (+0,46%)
     
  • Nikkei 225

    38.229,11
    +155,13 (+0,41%)
     
  • Petrolio

    79,80
    +0,54 (+0,68%)
     
  • Bitcoin EUR

    58.463,17
    +1.810,24 (+3,20%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.302,78
    -55,23 (-4,07%)
     
  • Oro

    2.372,10
    +31,80 (+1,36%)
     
  • EUR/USD

    1,0791
    +0,0007 (+0,06%)
     
  • S&P 500

    5.236,35
    +22,27 (+0,43%)
     
  • HANG SENG

    18.963,68
    +425,87 (+2,30%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.087,57
    +33,16 (+0,66%)
     
  • EUR/GBP

    0,8606
    -0,0002 (-0,02%)
     
  • EUR/CHF

    0,9776
    +0,0011 (+0,11%)
     
  • EUR/CAD

    1,4712
    -0,0032 (-0,22%)
     

Marta Cartabia: "Ai pm dico: l'impunità è nei processi senza fine"

Italy's Justice Minister Marta Cartabia speaks during a press conference with Italian Prime Minister and Italy's Health Minister (unseen) at the Multifunctional Hall of the Presidency of the Council, in Rome, on July 22, 2021. (Photo by Roberto MONALDO / POOL / AFP) (Photo by ROBERTO MONALDO/POOL/AFP via Getty Images) (Photo: ROBERTO MONALDO via Getty Images)

“Adesso tutti rispettino il patto di lealtà, ai pm rispondo nessuna impunità”. Così la ministra della Giustizia Marta Cartabia, ospite di un forum nella redazione di Repubblica. “Nessuna zona di impunità. Assolutamente nessuna - spiega - Partiamo dai fatti: i termini che abbiamo messo sono raggiungibilissimi, alla luce dei dati statistici. Inoltre, tra le correzioni apportate da ultimo, ascoltando le richieste dei magistrati, c’è quella di prevedere un regime transitorio che ci consente di arrivare gradualmente agli obiettivi da raggiungere, che sono quelli fissati dalla legge Pinto per la ragionevole durata del processo. Quindi la nostra legge non produce alcuna zona di impunità”.

“Ma vorrei anche far notare che la prima forma di impunità sono i processi che non terminano mai. Perché se il processo non si chiude i responsabili non sono assicurati alla giustizia e anche la custodia cautelare giustamente ha un limite. Per questo assicurare tempi certi e ragionevoli, che sono già realizzati nella maggior parte delle Corti d’appello, è a beneficio di tutti: delle esigenze della sicurezza collettiva, delle garanzie degli imputati e del bisogno di giustizia delle vittime”, sottolinea. ”È una riforma importante a vari livelli. Innanzitutto, perché si muove nella direzione di attuare principi costituzionali come la ragionevole durata del processo. L’eccessiva durata dei processi è un problema del nostro Paese che dobbiamo risolvere. Lo esige la Costituzione e lo esigono principi europei. Ma soprattutto lo dobbiamo ai nostri cittadini, che patiscono i danni di una giustizia lenta. L’obiettivo di questa riforma - spiega - è arrivare a sentenze definitive in tempi rapidi”.

“Dopo un reato, è fondamentale garantire l’accertamento pieno dei fatti e delle responsabilità. E questo deve avvenire nei tempi giusti.
C’è poi anche una ragione contingente: questa riforma è un impegno preso con l’Europa come condizione per ricevere i finanziamenti del Recovery fund”, ricorda la ministra. “Non è stato un gioco delle parti. È stata una giornata molto complessa dal punto di vista politico - racconta - e il timore che si arrivasse in fondo senza l’accordo di tutti c’è stato in vari momenti. E questo non solo ieri, ma anche nelle settimane precedenti. Quella di ieri è stata la punta dell’iceberg di mesi di incontri, confronti, dialoghi, aggiustamenti e di un lungo, tenace e paziente lavoro di mediazione. Sicuramente la tensione era altissima, su un tema su cui, lo sappiamo, tutte le forze politiche hanno convinzioni radicate e punti da difendere molto forti. La posta in gioco era molta alta, e questo si avvertiva in ogni richiesta di modifica, anche di una virgola: la partita politica si preoccupava delle proprie bandierine, ignorando i contenuti della legge”.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.