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Mediaset lavora su piattaforma europea pay tv anche senza Vivendi

MILANO (Reuters) - Dopo il passo indietro di Vivendi sull'accordo di acquisizione di Premium, Mediaset prosegue nel progetto per la pay Tv che prevede la creazione di una piattaforma paneuropea, progetto che inizialmente anche il gruppo francese aveva sposato.

Lo ha detto l'AD di Mediaset Pier Silvio Berlusconi a margine della presentazione della serie tv su papa Bergoglio.

"Vivendi ci ha creato un danno grandissimo. I progetti proposti ai francesi erano i nostri, stiamo lavorando per farli comunque. La creazione di una piattaforma paneuropea è l'unica strada per difendersi dalla concorrenza dei grandi gruppi come Netflix o le web company", ha dichiarato l'AD che non esclude l'apertura ad altri partner. "I primi partner possibili sono i broadcaster, in Germania, Francia, Inghilterra".

A una domanda se Mediaset stia parlando anche con Sky, Pier Silvio Berlusconi si è limitato a rispondere "nello specifico no".

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Mediaset si è tenuta intanto i diritti per la distribuzione in streaming della serie sul papa (costata 15 milioni di euro e diretta da Daniele Luchetti, su Canale 5 il 7 e 8 dicembre) in Europa, mentre ha ceduto quelli per il resto del mondo a Netflix. "Ci sembrava un ottimo contributo per la piattaforma europea pensata con Vivendi. Poi l'accordo è saltato. Adesso vedremo, magari daremo anche questi a Netflix", ha spiegato l'AD.

Quanto all'ipotesi di contatti per accordi extragiudiziali con Vivendi, Pier Silvio Berlusconi ha sottolineato la necessità di mantenere il massimo riserbo sul contenzioso legale e ha aggiunto: "con Vivendi non c'è nessun contatto. Io personalmente non ho parlato con nessuno".

(Claudia Cristoferi)

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