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Mediaset, Mondiali cattureranno intera crescita mercato pubblicitario 2018

COLOGNO MONZESE (MILANO) (Reuters) - Mediaset punta a catturare l'intera crescita del mercato pubblicitario attesa per il 2018 grazie ai diritti acquisiti per i Mondiali di calcio in Russia, che al Biscione daranno un contributo positivo anche in termini di margini.

Lo hanno detto oggi i vertici del gruppo dopo aver annunciato ieri l'accordo per la trasmissione in esclusiva delle 64 partite della Coppa del Mondo in Italia (su Tv, radio e web) e in Spagna (tramite la controllata Mediaset Espana).

L'AD Pier Silvio Berlusconi non ha svelato il prezzo dei diritti, ma ha sottolineato che il "costo reale dell'investimento", al netto delle spese che il gruppo avrebbe avuto per il palinsesto alternativo, è di 40/45 milioni e che "i ricavi supereranno i costi", quindi è "un'operazione destinata a creare margini sia in Italia che in Spagna".

Il 2017, intanto, si chiuderà per il gruppo con una raccolta complessiva in Italia (tv, radio e web) in crescita dello 0,3%/0,5% in un mercato in contrazione del 2,5% (+7% le attese per Radio Mediaset). "In tre anni abbiamo guadagnato 1,7 punti arrivando al 38,5% di quota di mercato pubblicitario. Pensiamo che già nel 2018 potremo superare il target del 39% che nell'incontro di inizio anno con gli analisti a Londra avevamo indicato entro il 2020 ", ha detto l'AD.

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Poche novità, invece, sullo stato delle trattative in corso da un lato con Telecom su un accordo di fornitura di contenuti e dall'altro con Vivendi (primo azionista di Telecom) sul mancato acquisto di Mediaset Premium.

Sul primo punto, Berlusconi non ha escluso che i nodi sollevati da Consob sulla jv Tim-Canal Plus possano "essere di ostacolo", ma "soprattutto per Telecom" che ha bisogno di contenuti. "Vedremo, speriamo di arrivare a un accordo", ha detto.

Quanto al contenzioso con i francesi su Premium, che secondo indiscrezioni potrebbe anche passare da un'intesa con Telecom sui contenuti, l'AD di Mediaset si è limitato a dire che "è in atto una mediazione giudiziale". Alla domanda se il rinvio a fine febbraio dell'udienza prevista il 19 dicembre fosse finalizzato alla ricerca di una soluzione stragiudiziale, Pier Silvio Berlusconi ha risposto: "E' chiaro che si sta parlando di un qualche tipo di accordo, che rientra in ogni caso nell'ambito di una mediazione giudiziale".

(Claudia Cristoferi)

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