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Obbligo green pass lavoratori non ha effetti sperati su nuove vaccinazioni - report

Un'operatrice sanitaria riempie la siringa con una dose di vaccino contro il Covid-19

di Francesco Zecchini

ROMA (Reuters) - Il tentativo del governo italiano di incrementare le nuove vaccinazioni rendendo obbligatoria la presentazione del discusso "green pass" non sta avendo i risultati sperati.

È quanto emerge dal report settimanale della struttura commissariale del generale Francesco Paolo Figliuolo.

Il governo Draghi ha stabilito lo scorso mese che a partire dal 15 ottobre tutti i dipendenti che non presenteranno il "Green Pass" verranno sospesi dal lavoro e lasciati senza stipendio, auspicando di convincere i no-vax italiani a vaccinarsi.

Quando la misura è stata annunciata il 16 settembre, il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha affermato che avrebbe innescato un'accelerazione delle vaccinazioni tale da permettere all'iniziativa di raggiungere l'obiettivo prima dell'entrata in vigore.

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Tuttavia, il cosiddetto "effetto annuncio" non si è materializzato.

Dai dati è emerso che nella settimana fino all'8 ottobre circa 410.000 persone hanno ricevuto la prima dose, un calo del 36% rispetto alla settimana prima e la cifra più bassa da inizio luglio.

L'annuncio del governo aveva inizialmente fatto sperare in una modesta accelerazione delle inoculazioni, aumentate dell'11% nei primi sette giorni dopo il 16 settembre, restando comunque al di sotto dei numeri di agosto e della prima settimana di settembre.

Nella settimana tra il 24 settembre e l'1 ottobre si è verificato un ulteriore aumento del 15% prima del marcato calo della scorsa settimana.

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)