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Omicidio Willy, il gip convalida i 4 arresti. Belleggia ai domiciliari

Il giudice per le indagini preliminari di Velletri ha confermato l'arresto in carcere per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi e Mario Pincarelli, accusati di aver ucciso Willy Monteiro Duarte, pestato a morte a Colleferro, provincia di Roma. Solo a Francesco Belleggia, che ieri nel corso dell'interrogatorio di garanzia avrebbe detto di avere visto uno dei fratelli Bianchi colpire Willy, sono stati concessi gli arresti domiciliari. L'accusa per i 4 resta quella di omicidio preterintenzionale.

Legale Bianchi: "I fratelli non hanno toccato Willy"

"Marco e Gabriele non hanno ucciso Willy. Erano lì perché chiamati da alcuni amici. Si sono avvicinati, hanno colpito qualcuno ma non hanno toccato il ragazzo e ora abbiamo anche i testimoni". A ribadirlo a "The Breakfast Club" su Radio Capital, Massimiliano Pica, avvocato difensore dei fratelli Bianchi: "Quella sera c'era una lite tra una quindicina di persone. I fratelli Bianchi erano lì ma due ragazzi confermano che a colpire Willy è stato qualcun altro. Chi ha sbagliato pagherà. Io sono di Colleferro e ho ricevuto molti insulti - spiega l'avvocato - ma ho letto tutte le prove e voglio anche io fare chiarezza su quello che è successo. Non sono stati i fratelli Bianchi e dietro l'omicidio non ci sono moventi razziali".

Gli interrogatori

Ieri si sono tenuti in carcere a Rebibbia gli interrogatori degli indagati. "Non lo abbiamo toccato. Respingiamo ogni accusa. Siamo intervenuti per dividere, abbiamo visto un parapiglia e siamo arrivati", avrebbero detto i fratelli Bianchi davanti al gip. "Siamo distrutti perché accusati di un omicidio che non abbiamo commesso".

La madre dei fratelli Bianchi: "Non giudicateli dalle foto"

A parlare, in un'intervista al Corriere della Sera, è anche la mamma dei due fratelli, Antonietta Di Tullio: "Mi vergogno per gli assassini di Willy, ma i miei figli non sono i mostri che avete descritto e la piena verità su di loro verrà fuori. Devono pagare se hanno sbagliato, qualunque cosa hanno fatto, ma non per quello che non hanno fatto. La giustizia deve andare fino in fondo. Sono sicura che non sono stati loro a ucciderlo, una mamma certe cose le sa. Li giudicate per come appaiono su Facebook ma quelle sono stupidaggini. La foto dietro le sbarre è dal parrucchiere 'Capelli in gabbia' di Lariano, gli orologi che indossano valgono 200 euro. Gabriele e Marco - prosegue - hanno fatto a botte ma con gente come loro, adulti. Quella sera erano lì da pacieri, non se la sarebbero mai presa con un ragazzino".

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Le parole della compagna incinta

Interviene inoltre, in un colloquio con Repubblica, Silvia Ladaga, compagna di Gabriele Bianchi che aspetta un figlio da lui. "La giustizia farà il suo corso e uscirà la verità. Se Gabriele ha sbagliato, è giusto che paghi. Però deve essere appurato da un tribunale, non dalla stampa che ha già emesso sentenza di colpevolezza - commenta - Porto nel grembo un bambino che, in questo mondo, può morire per un motivo futile e irrisorio come è successo a Willy. È un pensiero che mi terrorizza".

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Lo sfogo del sindaco di Colleferro

Si sfoga su Facebook il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna: "Al dolore immenso per la perdita di Willy, si aggiunge l'amarezza per la descrizione mediatica che si sta facendo di noi a livello nazionale, l'angoscia per la superficialità con la quale alcune testate hanno descritto Colleferro ed il territorio. A nulla sembra valere aver investito tanto in conoscenza e cultura, aver aperto e ammodernato teatri e musei, biblioteche ed auditorium, scuole e impianti sportivi pubblici: veniamo egualmente bollati come 'periferia degradata' da chi non fa la fatica di approfondire", scrive in un lungo post. "Questa sera dobbiamo partecipare tutti alla fiaccolata che si terrà a Paliano, assieme alla famiglia di Willy, assieme ai testimoni dell'accaduto affinché non si sentano soli e avvertano che un territorio intero sta con loro", si legge.