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PartnerRe, Exor conferma offerta da 6,4 miliardi di dollari, guarda a decisione azionisti

Il logo di Exor all'assemblea degli azionisti 2015 nella fabbrica Giovanni Agnelli della Maserati. REUTERS/ Hand Out/ Exor

MILANO (Reuters) - Exor conferma l'offerta tutta cash da 6,4 miliardi di dollari per PartnerRe, dopo che la stessa ParterRe ha respinto la proposta, mettendo fine ai colloqui.

Lo dice una nota Exor, aggiungendo che, nonostante il cda di PartnerRe continui ad appoggiare un'offerta inferiore da parte di Axis Capital, alla fine saranno gli azionisti a decidere quale transazione è più interessante.

La finanziaria della famiglia Agnelli è quindi determinata ad andare avanti con la sua proposta ed è impegnata a ottenere in tempi brevi la chiusura dell'operazione, dice la nota.

Franklin Mutual Advisers, secondo azionista di PartnerRe, ha detto nei giorni scorsi che l'offerta da 130 dollari per azione di Exor è di gran lunga superiore, perché implica un premio del 16% rispetto a un possibile accordo con Axis.

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Oggi ParterRe ha respinto la proposta di Exor, confermando il proprio impegno ad una fusione con Axis.

Secondo la nota Exor, la cedola straordinaria da 11,5 dollari proposta nel caso di operazione con Axis è fuorviante.

Bisogna infatti considerare: che gli attuali soci PartnerRe avranno il 52% della società che nascerà dalla fusione e quindi circa metà della cedola; la distribuzione di liquidità agli azionisti è destinata a indebolire finanziariamente la società.

PARTNERRE, FUSIONE CON AXIS RISPONDE A CAMBIAMENTI SETTORE

Il presidente di PartnerRe, Jean-Paul Montupet, in una conference call con gli analisti, ha detto che l'operazione con Axis, risponde ai cambiamenti del mercato ed è quindi destinata a creare valore per gli azionisti.

La ragione della mossa di Exor "è acquistare PartnerRe a un prezzo molto basso", ha detto. "E' un buon momento per comprare, ma non è un buon momento per vendere".

"Non abbiamo mai iniziato un processo di vendita", ha aggiunto. "Il modo migliore per creare valore è partecipare alla ristrutturazione del settore e spostarci dal nostro modello di puro operatore assicurativo a un modello ibrido e la fusione con Axis è il modo migliore per farlo".

"Il nostro punto di vista è che questo è un modo molto migliore per creare valore rispetto a quello di imbarcarsi in un processo di vendita", ha detto Montupet.

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