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Per la Borsa americana è pessimismo estremo

E giunse dunque l'attesa riunione operativa del FOMC. Fino ad un paio di giorni fa le attese erano coralmente per un aumento del Fed Fund rate di un quarto di punto; ieri sera la probabilità in tal senso è scesa all'80%: soltanto perché ci sarebbe un residuo 20% di probabilità che i tassi ufficiali siano aumentati di 50 punti base!

Come è noto, al 0.3% la performance media dello S&P500 in occasione dei FOMC Day risulta dieci volte superiore al ritorno medio giornaliero storico (+0.03%, appunto). A marzo i FOMC Day hanno fatto anche meglio, con un ritorno medio superiore allo 0.5%. Le aspettative dunque sarebbero per una conferma della cauta positiva sperimentata ieri a Wall Street; se non fosse per un persistente pessimismo manifestato dagli investitori.

Il Fear&Greed Index calcolato da CNN Money, infatti, si è attestato al 15%: «Extreme Fear», pessimismo estremo, come si esprime il sito. Negli ultimi 30 giorni, l'indicatore di sentiment ha fatto registrare una rilevazione media inferiore al 20%, a riprova del fatto che questo clima di scetticismo risulta persistente e non isolato: frutto evidente del tonfo di inizio febbraio; in parte assimilato dal mercato, ma non ancora digerito dagli investitori.

Il rapporto di oggi mostra l'andamento dal 1999 di questo indicatore. Sono evidenziati tutti i casi in cui il F&G (media a 30 giorni) si attesta sotto il 20%. Ad evidenza, una lettura così estrema non si registrava da sei anni. I precedenti simili sono appena sette. Degna di nota la reazione della borsa americana nei mesi successivi. Un dato che si incastona bene nelle prospettive strategiche delineate nel 2018 Yearly Outlook.

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Nota. Il presente commento è un estratto sintetico del Rapporto Giornaliero, pubblicato tutti i giorni entro le 8.20 da AGE Italia; pertanto eventuali riferimenti a studi tecnici vanno intesi riferiti ai grafici ivi riportati.

Autore: Gaetano Evangelista Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online