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Periodo poco favorevole a trend definiti: le attese nel breve

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata a Carlo Corradin, analista tecnico indipendente, al quale abbiamo rivolto una serie di domande sui principali indici azionari e su diverse blue chips.

L'indice Ftse Mib continua a mantenersi a poca distanza dai recenti massimi di periodo e se da una parte non riesce ad allungare il passo, dall'altra non sta accusando particolari flessioni. Cosa si aspetta nel breve?

Nell'ultima settimana il Ftse Mib è andato in lateralizzazione tra i 18.750/18.800 e i 18.500/18.440 punti. Questa fase è coerente con l'approdo degli oscillatori su livelli di ipercomprato e quindi ora è probabile un indebolimento o quantomeno di un allentamento della pressione dell'ipercomprato.

L'Rsi si trova vicino alla soglia dei 60 punti e questo livello dovrà essere bucato per dare un segnale di forza e quest'ultimo dovrà essere filtrato a contatto con la resistenza a 19.000/19.100 punti di Ftse Mib, ossia i massimi di metà marzo. Successivamente si guarderà all'area poco sotto i 20.000 punti, dove sta approdando la media mobile a 200 periodi, toccata l'ultima volta a dicembre, per cui sarebbe giunto anche il tempo di un test da parte dell'indice.

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Quella attuale non è una fase facile per Piazza Affari, anche perchè non è un periodo favorevole a dei trend ben definiti, visto che una trimestrale positiva può spingere il mercato al rialzo e il giorno dopo una negativa può togliere mordente alle forze rialziste.

Siamo ormai alla fine di aprile e possiamo iniziare a tirare le prime somme sull'andamento dei risultati societari in America. Le (Taiwan OTC: 8490.TWO - notizie) delusioni non sono state molte, ma alcuni grandi players come Microsoft (Euronext: MSF.NX - notizie) , Apple (Londra: 0R2V.L - notizie) e Google, potrebbero far sentire il loro peso.
Se dovessi porre un livello di attenzione per il Ftse Mib, segnalo i minimi di lunedì scorso in area 18.330 in primis e in seguito guarderei alla fascia di prezzo compreso tra i 17.900 e i 17.700 punti.

Come valuta i recenti movimento dell'Eurostoxx50 e dell'S&P500? Cosa prevede per questi due indici nel breve?

Per l'Eurostoxx50 a bloccare i corsi è stata la media mobile a 200 periodi che sta transitando in area 3.160 punti, livello avvicinato il 21 e il 22 aprile scorsi. Siamo in fase di consolidamento/lateralizzazione e vista la vicinanza della media mobile a 200 periodi è consigliabile prendere profitto, alleggerendole senza tuttavia dimezzarle.

Sulla base del movimento visto da metà febbraio in poi, credo che il mercato abbia ritrovato nel complesso un'intonazione positiva, a patto che sia violata la media mobile a 200 periodi.
Se ciò dovesse avvenire l'indice Eurostoxx50 si muoverà in direzione dei 3.220 e dei 3.300/3.315 punti, target del movimento dove si potranno capire tante cose.
Con un mancato breakout sarà fondamentale la tenuta dei 3.050/3.000 punti, sotto cui metterei in discussione la fase di recupero iniziata a partire dalla metà di febbraio.

Passando all'America, l'S&P500 sta mostrando una fase laterale anche perchè è nei pressi di una resistenza. Attendiamo eventuali ritracciamenti che vengano fermati dai 2.040 e dai 2.020 punti, ossia l'area consolidata rispettivamente a inizio aprile e quella di transito della media mobile a 200 periodi.
La fase di lateralizzazione sta continuando tra alti e bassi e visto che è iniziata a febbraio dello scorso anno inizia ad essere un po' lunga, motivo per cui è bene fare attenzione.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario come valuta l'attuale impostazione di Banca Popolare dell'Emilia Romagna e di Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) ?

Banca Popolare dell'Emilia Romagna ha messo a segno un ottimo recupero ed è tornato sui valori di metà marzo. Serve un segnale di forza sopra i 5,3 euro perchè il titolo possa aprirsi lo spazio in direzione della media mobile a 200 periodi che transita in area 6 euro.

Il titolo è impostato bene ma consiglierei di chiudere una parte delle posizioni long già in essere sotto i 4,84 euro, primo livello di stop e assolutamente sotto i 4,55 euro.
C'è da dire che i volumi visti da febbraio in poi danno da pensare e capiremo se si tratta di riaccumulazione o di scarico di titoli proprio dall'eventuale superamento dei 5,3 euro.

Ubi Banca ha perso un po' di slancio e per pareggiare il movimento del titolo precedente dovrebbe arrivare almeno in area 4,1 euro e superata questa andrebbe a creare un bel doppio minimo con un target molto interessante che possiamo individuare in area 5/5,2 euro, dove transita la media mobile a 200 periodi.
Non sarà facile perchè Ubi Banca è impostato meno bene rispetto a Banca Popolare dell'Emilia Romagna, motivo per cui rimarrei un po' più abbottonato e in caso di mancato superamento dei 4,1 euro andrei ad alleggerire le posizioni.

Tra i bancari vorrei segnalare Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) che dai 9 euro di inizio anno è sceso sotto i 6 euro, ma il recupero che lo ha riportato fino ai 7,5 euro è interessante. Il titolo è a contatto con i massimi di metà marzo e la resistenza da tenere sott'occhio è quella a 7,67 euro, dove passa la media mobile a 200 periodi. Rotto questo livello ci sarà spazio per un allungo verso quota 81/8,15 euro.

STM ieri ha messo a segno un deciso balzo in avanti, mentre Telecom Italia (Other OTC: TIAJF - notizie) si sta allontanando dall'area di 0,9 euro. Quali indicazioni operative ci può fornire per questi due titoli?

Per Telecom Italia la situazione diventa critica perchè sembra che i corsi possano tornare a testare l'area compresa tra 0,836 e 0,82 euro, minimi consolidati a metà febbraio e inizio aprile.
Dall'inizio del mese in corso il movimento di reazione è stato molto limitato e anche dal punto di vista della forza relativa non vedo segnali che possano far pensare ad un cambiamento del trend che torna ad essere negativo.

Nel breve siamo aggrappati alla tenuta dei supporti citati prima che a questo punto potrebbero riportare su valori visti a settembre 2014 tra 0,77 e 0,75 euro.
Serve almeno un ritorno sopra 0,9/0,92 euro per dare fiato ad un riavvicinamento alla soglia psicologica di 1 euro.

STM vede la media mobile a 200 periodi passare in area 5,9 euro e superata questa potremo considerare interrotto il trend discendente in atto da maggio 2015, con la possibilità che il titolo si apra spazi verso i 6,4 euro.

Qual è il suo giudizio su Fca che sta cercando di mantenersi al di sopra dei 7 euro?

Il titolo è interessante perchè si vede che sta spingendo verso l'area dei 7,4/7,5 euro, dove transita la media mobile a 200 periodi. Bisogna fare attenzione ad eventuali discese sotto i 7/6,95 euro, minimi intraday degli ultimi due giorni, perchè su cedimento di tale soglia dovremo spostare nuovamente l'attenzione verso i 6,6/6,5 euro, con conseguente indebolimento della struttura grafica.

A livello di Rsi è interessante la correzione fatta a inizio aprile e da cui ha preso spunto l'ultima fase rialzista. Credo che Fca tornerà a pressare area 7,45/7,5 euro e al breakout di di questa potremo guardare agli 8,1/8,2 euro.
Tornare sopra la media mobile a 200 periodi ridarebbe fiato alle forze rialziste, con un ritorno ad una fase neutrale nel medio termine.

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