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Permane l’avversione al rischio

La guerra commerciale pesa sui mercati

By Arnaud Masset

Mercoledì le borse rimangono sotto pressione nonostante gli sviluppi positivi nella penisola coreana; ciò suggerisce che i partecipanti al mercato sono più interessanti all’ufficializzazione dei nuovi dazi doganali di Trump. Il Nikkei ha chiuso la seduta in calo dello 0,77%, l’Hang Seng di Hong Kong ha ceduto l’1,03% e l’STI (Shenzhen: 300416.SZ - notizie) di Singapore è sceso del 2,03%.

La Corea del Sud e la Corea del Nord stanno organizzando un incontro per la fine di aprile. La notizia è arrivata dopo l’annuncio di Kim Jong Un, il leader nordcoreano, che si è detto pronto ad abbandonare il suo programma nucleare, se sarà garantita la sicurezza del regime. Forse l’incoerenza e l’imprevedibilità di Kim Jong Un stanno tenendo gli investitori sulle spine.

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Negli USA, le dimissioni di Gary Cohn da direttore del Consiglio Economico Nazionale suggeriscono che Trump intende davvero portare avanti una guerra commerciale. Il mercato rimane diffusamente in modalità di avversione al rischio, con lo yen giapponese e il franco svizzero in rialzo contro il biglietto verde. Il primo guadagnava lo 0,50%, il secondo lo 0,35%. Per ora è difficile capire come posizionarsi, perché ci sono molte tessere in movimento sul fronte politico. Dall’altra parte dell’Atlantico, la moneta unica continua ad apprezzarsi gradualmente contro l’USD; la coppia di valute più scambiata ha raggiunto quota 1,2434 durante la mattinata europea. Rimaniamo positivi sulla coppia di valute, il prossimo obiettivo è 1,2550.

Il Canada non modificherà la sua politica monetaria

By Vincent Mivelaz

Sulla scia delle crescenti tensioni con il suo primo partner commerciale, che combatte per nuovi termini e condizioni per il NAFTA e recentemente ha annunciato nuovi dazi su alluminio (10%) e acciaio (25%), domani il governatore della Banca del Canada (BoC) Stephen Poloz, durante la riunione a Wellington, Ottawa, non potrà far altro che mantenere invariata la politica monetaria. Attualmente all’1,25%, il tasso d’interesse di riferimento della BoC non dovrebbe salire fino alla seconda metà del 2018 (ultimo rialzo: 16 gennaio 2018).

Anche se negli ultimi giorni si è registrata una spiccata volatilità, l’indice canadese S&P/TSX è rimasto stabile, a 15.545 punti (+1,05% da lunedì 2 marzo 2018), trainato dai settori principali, in particolare Salute, Materiali, Energia e Finanziari; l’unico settore a rimanere indietro è stato quello dei titoli Industriali, su cui ha influito molto l’andamento negativo di Bombardier (Swiss: BBDB.SW - notizie) (-4,80%) e Canada National Railway (-1,83%). Le azioni del comparto Materiali fanno meglio del mercato generale per via dell’USD più debole (aumento di oro e argento), sostenuti dall’attenuarsi dei timori di guerre commerciali. Tuttavia, sul fronte valutario rileviamo un’ulteriore debolezza del CAD rispetto alle altre valute principali. Dal 1° febbraio 2018, i cambi USD/CAD, EUR/CAD e GBP/CAD sono saliti rispettivamente a 1,2929 (+5,41%), 1,6063 (+4,67%) e 1,7962 (+2,65%).

Autore: Swissquote Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online