Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 3 hours 34 minutes
  • FTSE MIB

    34.697,03
    +357,71 (+1,04%)
     
  • Dow Jones

    39.387,76
    +331,36 (+0,85%)
     
  • Nasdaq

    16.346,26
    +43,46 (+0,27%)
     
  • Nikkei 225

    38.229,11
    +155,13 (+0,41%)
     
  • Petrolio

    79,82
    +0,56 (+0,71%)
     
  • Bitcoin EUR

    58.621,26
    +1.955,68 (+3,45%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.304,01
    -54,00 (-3,98%)
     
  • Oro

    2.379,40
    +39,10 (+1,67%)
     
  • EUR/USD

    1,0782
    -0,0002 (-0,02%)
     
  • S&P 500

    5.214,08
    +26,41 (+0,51%)
     
  • HANG SENG

    18.963,68
    +425,87 (+2,30%)
     
  • Euro Stoxx 50

    5.089,26
    +34,85 (+0,69%)
     
  • EUR/GBP

    0,8605
    -0,0002 (-0,02%)
     
  • EUR/CHF

    0,9776
    +0,0011 (+0,12%)
     
  • EUR/CAD

    1,4746
    +0,0002 (+0,01%)
     

Piazza Affari: attendere prego! Ecco quando entrare in azione

Il recupero di giovedì scorso si è rivelato un semplice rimbalzo e nulla di più per le Borse europee che il giorno dopo sono tornate a perdere terreno. Il Ftse100 è sceso dello 0,15%, mentre il Dax30 e il Cac40 sono calati rispettivamente dello 0,55% e dello 0,82%.

Come è andata la settimana a Piazza Affari

Ad indossare la maglia nera è stata Piazza Affari, colpita più degli altri mercati dalle vendite, con il Ftse Mib fermatosi a 16.310 punti, in flessione del 2,18%, dopo aver segnato nell'intraday un massimo a 16.646 e un minimo a 16.215 punti.

Il ribasso di venerdì scorso ha contribuito a rendere più pesante il bilancio settimanale che è stato negativo, visto che nelle ultime cinque sedute l'indice delle blue chips l'indice delle blue chips ha lasciato sul parterre il 4,04% rispetto al close del venerdì precedente.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Il copione è stato simile a quello già visto nelle ultime settimane, con un movimento in laterale che ha portato il Ftse Mib, dopo la mancata rottura di area 17.000, a scivolare verso il basso, con una violazione dei 16.500 punti e conseguente approdo in area 16.300 in chiusura di settimana.

Strategie per affrontare il movimento laterale del Ftse Mib

L'indice continua a muoversi nell'intervallo compreso tra i 17.000 e i 16.000 punti, senza riuscire ad esprimere una precisa direzionalità, se non quella di un rimbalzo dal supporto e di un arretramento in prossimità della parte alta di questo stretto canale.

Inutile dire che una diversa evoluzione si potrà avere solo con la violazione decisa e confermata di uno di questi estremi. La rottura al ribasso di area 16.000 aprirà le porte ad un test dei 15.700 punti, ma ancor più rilevante sarà la tenuta del sostegno in area 15.500, il cedimento della quale spingerà le quotazioni verso i minimi dell'anno in area 15.000.

Se il Ftse Mib riuscirà a reagire dai prezzi attuali e comunque a mantenersi al di sopra dei 15.000 punti, potrà tentare un recupero verso i 16.500 punti, superati i quali sarà molto probabile un allungo in direzione dei 17.000 punti.
Sarà con la rottura di questo ostacolo che l'indice potrà dare vita ad ulteriori sviluppi positivi, con primo obiettivo l'area dei 17.500 punti e target successivo la soglia psicologica di area 18.000.

Fino a quando il Ftse Mib si manterrà nell'intervallo compreso tra i 16.000 e i 17.000 punti, non si avranno molte alternative. O si rimane flat in attesa della rottura di uno di questi due estremi, oppure si interviene al rialzo comprando sul supporto e al ribasso vendendo a ridosso della resistenza, sfruttando questo trading range che dura ormai da settimane.

I market movers in America e in Europa

La prima seduta della prossima settimana sarà molto agevole sul fronte macro visto che in America sarà diffuso solo l'indice CFNAI di luglio, mentre in Europa non sono previsti aggiornamenti di rilievo.
Si segnala solo in Germania l'asta dei titoli di Stato con scadenza a 12 mesi per un ammontare massimo di 1,5 miliardi di euro.

A Piazza Affari restano sotto i riflettori i titoli del settore bancario che al momento restano il bersaglio preferito dai ribassisti come è accaduto anche nell'ultima seduta della scorsa settimana.

Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online