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Piazza Affari frena, ma nessun allarme per ora. I buy e i sell

Di seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, Head of Business Development and Chief Analyst presso Tier1FX, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione di Piazza Affari e sulle strategie da seguire per diversi titoli. Pietro Paciello è autore del libro appena pubblicato TRADING PLAN. Per info clicca qui

Dopo il superamento di area 17.000/17.050 punti il Fts Mib si è spinto ancora in avanti, ma oggi è stato fermato dalla soglia dei 17.400 punti. Si aspetta una pausa del rialzo nel breve?

Il mercato italiano continua ad avere spianata la strada al rialzo e per cercare dei punti di interruzione di questa tendenza che si conferma molto forte possiamo guardare proprio all'area dei 17.400 punti raggiunta oggi. Questo livello corrisponde al precedente massimo relativo ed è stato sentito dal Ftse Mib visto che sono partite subito delle prese di beneficio, soprattutto sul settore bancario, causa anche l'assurdità dei movimenti odierni di Banca Monte Paschi. Credo che il mercato sia andato un po' in confusione per quello che sta accadendo oggi a questo titolo e i riflessi sul settore bancario sono abbastanza evidenti.

Tornando al Ftse Mib, dopo aver raggiunto la resistenza dei 17.400 punti, è probabile che si assista ad un test importante di area 17.050/17.000 e se i corsi riusciranno a tenere questo livello si assisterà ad una ripartenza al rialzo. In caso contrario sotto i 17.050 punti dobbiamo considerare esaurito il movimento attuale e dobbiamo prepararci ad una discesa verso area 16.200/16.300.

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Non è tanto importante il test dei 17.400 che era abbastanza atteso, quanto sarà rilevante vedere che cosa farà il Ftse Mib nel momento in cui si riporterà in area 17.000/17.050. Qui l'indice o riprende la spinta per poi violare i 17.400 punti e spingersi verso i 17.950, oppure ritorna indietro e archivia la fase rialzista in atto.

Non vedo motivi per leggere in negativo l'indice e fino a quando quest'ultimo si manterrà sopra i 17.000/17.050 punti avremo solo una debolezza fisiologica dopo che i corsi hanno allungato per circa 1.200 punti. Mi sembra normale che ci siano delle prese di beneficio e i grafici dicono che è atteso un pull-back a 17.000 punti dove si deciderà la partita del mercato.

Nel settore bancario cosa può dirci in merito al recente andamento di Banca Monte Paschi? Oltre questo ci sono altri titoli cui consiglia di guardare?

Sinceramente non ho catturato il movimento di Banca Monte Paschi che, per quanto possa sembrare assurdo, è partito su una classica divergenza. I grafici ancora una volta ci hanno detto tutto e hanno anticipato il movimento con grande brillantezza, ma di sicuro non si poteva ipotizzare una propulsione del genere.

Allo stato attuale Banca Monte Paschi mantiene un'impostazione long almeno fino a quando sarà sopra quota 0,2 euro. Un eventuale pull-back verso area 0,2/0,18 euro potrebbe essere un'occasione per rientrare visto che il breakout rialzista è definito, al di là dell'andamento odierno.

Tra i bancari segnalo Unicredit e Intesa Sanpaolo con il primo che nel bene nel male ha sempre delle variazioni percentuali più accentuate rispetto al secondo e mi sembra che anche oggi questa regola venga rispettata.
Per Intesa Sanpaolo ritengo sia ancora impostato al rialzo e sono convinto che i prossimi target siano a 2,22 e a 2,25 euro dove si completerebbe la dinamica in atto. C'è un po' di ipercomprato di breve, ma questo non è anomalo visto che viene da una lunga tirata rialzista.

Pericolo per il titolo in ottica di lungo termine si avrebbe solo sotto 1,96 euro, per cui c'è davvero molto spazio di accumulo e distribuzione, ma quella in atto mi sembra una fase di accumulazione.

Unicredit ha tenuto bene ed è salito tanto nei giorni scorsi e se è vero che la dinamica che ha portato oggi alla decelerazione di Banca Monte Paschi è relativa a chi tirerà fuori i soldi per ricapitalizzare la società, mi sembra che la stessa logica stia interessando Unicredit. Un po' tutti aspettiamo di sapere di che entità sarà l'aumento di capitale di quest'altro istituto bancario.

Se il mercato continuerà a salire, Unicredit sarà da accumulare con target a 2,75 euro, mentre la situazione diventa pericolosa se non ribassista sotto 1,99 euro, ma al momento non vedo rischi in tal senso.

Nel settore del lusso Luxottica viaggia in rally dopo i dati del terzo trimestre, mentre le vendite stanno colpendo YNap. Quali indicazioni ci può fornire per questi due titoli?

Luxottica in passato aveva un bellissimo grafico con un grande supporto dinamico in area 43 euro su cui tanti hanno scommesso compreso il sottoscritto. Il livello però è stato sbriciolato e oggi il titolo si muove in una palese carenza di volumi perchè quando assistiamo a movimenti come quello odierno possono essere giustificabili solo con bassi volumi.

In questo momento Luxottica sta realizzando un breakout rialzista abbastanza chiaro e netto e il titolo ha ampi spazi di recupero. Non dimentichiamo che quando i corsi hanno rotto al ribasso i 43 euro hanno aperto la strada ad una discesa verso i 33,2 euro, per cui è interessante vedere se il breakout riuscirà a confermarsi anche nei prossimi giorni. Se così fosse si avrebbe una nuova inversione di rotta e di conseguenza l'area dei 50 euro diventerà più vicina di quanto si possa pensare.

YNap prosegue in una fase abbastanza evidente di accumulazione. C'è una zona semi-statica a 28,8 euro che è stata lavorata tantissimo nel recente passato e sembra che anche questa volta stia mantenendo il titolo nella fase di lateralizzazione che persiste da inizio agosto.

YNap è ancora long ma è in una fase di sideways molto pronunciata e mi sembra abbastanza evidente che solo la rottura al ribasso dei 26,5 euro farebbe alzare bandiera bianca ai rialzisti. Starei attento al livello appena segnalato perchè fino a quando sarà difeso YNap sarà da mantenere in portafoglio.

STM perde terreno dopo aver tentato un nuovo attacco ad area 7,5 euro. Meglio stare alla larga dal titolo nel breve?

STM in questo momento sta disegnando la mia figura ribassista preferita visto che vedo dei massimi crescenti sull'asse prezzi e decrescenti sull'asse indicatore. Per me questo è un messaggio poco confortante e ritengo che la divergenza sia pronta per chiamare il ribasso sul titolo, ma per il momento il breakout non c'è stato visto che si è rivelato solo momentaneo.

Mi aspetto però che STM possa rompere al ribasso e in quel caso vedo quella dei 6,5 euro come area di potenziale rallentamento della dinamica per cui su quel livello la ricomprerei, mentre per ora una chiusura al di sotto dei 7,3 euro mi porterà ad aprire posizioni short.

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