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Piazza Affari paga pegno alle banche. Unicredit resta a galla

La settimana si è chiusa decisamente in bellezza per la piazza azionaria giapponese che, dopo il calo di ieri, ha messo a segno un deciso rialzo oggi. L'indice Nikkei 225 è salito del 2,49% sulla scia delle indicazioni del presidente Usa, Donald Trump, che ha anticipato un imminente deciso taglio alle attese.
Tanto è bastato per spingere in avanti l'indice nipponico che ha guadagnato terreno in attesa dell'incontro odierno tra Donald Trump e il premier giapponese Shinzo Abe.

Il fenomenale taglio delle tasse annunciato da Trump questa mattina ha offerto un sostegno alle Borse europee che hanno avviato gli scambi in rialzo, salvo poi ritracciare in parte. Al momento si mantengono in positivo il Ftse100 e il Dax30 con un progresso rispettivamente dello 0,27% e dello 0,17%, mentre il Cac40 cede lo 0,09%.

Sul fronte macro l'unico dato di oggi in Europa è stato diffuso in Francia dove la produzione industriale a dicembre ha evidenziato una variazione negativa dello 0,9% dopo la lettura di novembre rivista al rialzo da +2,2% a +2,4%, mentre le attese degli analisti erano per una flessione più contenuta dello 0,7%.
Da segnalare che per oggi è atteso il responso di Moody's sul rating dell'Italia e della Francia.

In ribasso Piazza Affari che registra la peggiore performance in Europa con il Ftse Mib in rosso dello 0,81% in area 18.800 punti.
Tra le blue chips accusa un duro colpo Bper Banca che lascia sul parterre circa il 6,5% del suo valore sulla scia dei conti diffusi ieri a mercati chiusi. Il gruppo ha archiviato il 2016 con un utile netto contabile in calo da 220,7 a 14,3 milioni di euro, mentre l'utile netto di pertinenza del gruppo è salito da 62,1 a 71,5 milioni.

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Male anche Banco BPM che arretra del 4,35% in attesa dei risultati dello scorso anno che saranno diffusi in giornata. Vendite su Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) e Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) che scendono del 2,6% e dell'1,4%, mentre Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) limita i danni allo 0,38% dopo che il 2016 si è chiuso con un rosso di 830,2 milioni di euro.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore bancario si muove in positivo solo Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che sale di mezzo punto all'indomani dei numeri dello scorso anno che hanno evidenziato una perdita netta contabile di 11,8 miliardi di euro.

Le vendite colpiscono anche Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) ed STM (Shenzhen: 000892.SZ - notizie) che viaggiano in rosso rispettivamente del 2,7% e dell'1,95%, mentre Fca contiene le perdite a circa mezzo punto.

In rally del 3% Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) che festeggia i risultati dell'esercizio 2016 e trale migliori blue chips segnaliamo anche Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) che guadagna l'1,54%.

Sul fronte macro Usa oggi si conosceranno i prezzi alle importazioni di gennaio che dovrebbero mostrare un rialzo dello 0,2%, in frenata rispetto allo 0,4% precedente. Per il dato preliminare della fiducia Michigan di febbraio le previsioni parlano di un cao da 98,5 a 97,8 punti.

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