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Piazza Affari si sgonfia sulla debolezza di Wall Street

Peccato, la Borsa italiana si stava pregustando ancora un buon rialzo quando improvvisamente da Wall Street sono arrivate pesanti vendite. L’unica magra consolazione è che con i 20 punti guadagnati nell’asta di chiusura perlomeno abbiamo salvato un frazionale rialzo.

Per ora quindi, in questo 2017, non abbiamo ancora subito “l’onta” della freccia rossa. Ma la seduta odierna ha senza dubbio lasciato l’amaro in bocca a molti investitori.

Occorre chiedersi: cosa è accaduto a Wall Street?

Erano attesi con una certa apprensione i consueti dati sull’occupazione che, ricordiamolo, vengono comunicati prima dell’inizio delle contrattazioni.

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Ebbene, i posti di lavoro del settore privato creati a dicembre (153.000 unità) sono risultati inferiori alle attese (170.000 unità), contemporaneamente, però, le prime richieste di sussidi alla disoccupazione sono letteralmente crollate a 235.000 unità (consenso 265.000 unità).

Wall Street apriva poco mossa dopo questi dati contrastanti. A Borsa aperta, poi arrivava l’ISM non-manifatturiero che è rimasto invariato, le attese erano per un leggero calo.

Anche questo dato, non aveva un impatto sugli indici a stelle e strisce, ma un’ora prima della chiusura delle Borse europee da Wall Street partiva un’ondata di vendite, l'effetto sulle Piazze del Vecchio Continente era immediato, i listini europei azzeravano i guadagni pur rimanendo tutti frazionalmente in territorio positivo.

Il nostro Ftse Mib (+0,08%) è stato trascinato ancora una volta dal Banco BpM (+3,75%) a quota 2,822 euro, un livello che non si riscontrava dalla vigilia della Brexit.

Giornata positiva per i titoli industriali, riparte alla grande Cnh Ind. (+2,98%), rimbalza immediatamente dopo lo scivolone di ieri Brembo (+1,18%) ed arriva ad un soffio dai massimi degli ultimi otto anni Leonardo-Finmeccanica (+1,03%).

Finecobank (MDD: FBK.MDD - notizie) (+2,21%) si porta sui massimi dallo scorso mese di luglio e Recordati (+1,61%) continua l’ottimo recupero iniziato il mese scorso.

Da segnalare anche il rialzo di Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) (+0,71%) dopo il collocamento di un bond perpetuo.

Sul fondo della classifica abbiamo anche oggi Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) (-2,95%) che non poteva cominciare peggio il nuovo anno. Vendite infine anche su Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) (-1,40%) e Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) (-0,97%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online