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Piazza Affari: tanto rumore per nulla

Un po’ di volatilità iniziale, ma nulla di particolare, il giorno dopo il referendum i mercati non sono impazziti, niente caos né tumulti, la Borsa milanese ha terminato le contrattazioni facendo segnare soltanto un modesto ribasso.

Da segnalare che fra i titoli che compongono l’indice principale sono stati di più quelli che hanno concluso la seduta odierna con un rialzo rispetto a quelli che hanno fatto segnare un ribasso.

Purtroppo, però, come al solito, le massicce vendite piovute ancora sul nostro comparto bancario hanno finito per pesare in maniera determinante sulla performance del Ftse Mib (-0,21%).

La volatilità, invece, l’abbiamo vista sui mercati valutari (questo è il dato da guardare con molta attenzione), il dollaro, che nella notte, dopo la prima ora di contrattazione, era arrivato alla soglia di quota 1,05 contro euro è immediatamente rimbalzato ed attualmente è ben oltre quota 1,07 ossia sui massimi degli ultimi venti giorni.

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Ma torniamo a noi, letteralmente massacrate dal mercato le due promesse spose: Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) (-7,91%) e Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) (-7,44%) che così non invogliano di certo altri Istituti ad operare fusioni.

Ma le vendite hanno penalizzato fortemente anche Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) (-4,24%), Banca MPS (Amsterdam: BJ6.AS - notizie) (-4,21%) ed Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) (-3,36%).

Sprofonda Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) (-2,98%) che si ferma a quota 0,7 euro concludendo la seduta a distanza siderale dal massimo di giornata.

Da sottolineare anche la debolezza delle utilities: Snam Rete Gas (-2,79%), Atlantia (EUREX: 1683373.EX - notizie) (-2,33%), Enel (Swiss: ENEL.SW - notizie) (-2,25%), Italgas (-1,59%), Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) (-1,25%) ed A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) (-0,45%).

In grande spolvero invece la galassia Agnelli, best performer di giornata Fiat Chrysler (+4,58%) sui massimi dallo scorso gennaio, stratosferica poi Cnh Ind. (+3,79%) che da inizio anno guadagna più del 34%! Torna a salire Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) (+1,67%) e naturalmente anche Exor (+1,17%) termina la seduta con un buon guadagno.

La palma di titolo del giorno, però, spetta di diritto a Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) (+4,42%) su livelli che aveva visto soltanto per alcuni mesi dopo l’approdo a Piazza Affari nel lontano 2007.

Giornata importante anche per Saipem (EUREX: 577305.EX - notizie) (+3,89%) che in intraday aveva anche superato la quotazione media degli ultimi dodici mesi, il titolo ora è atteso ad una quota psicologica importantissima, i 45 centesimi di euro, un livello quest’anno risultato fatale già tre volte: ad aprile, luglio ed ottobre.

Importantissima seduta anche per Leonardo- Finmeccanica (+3,72%) che ha praticamente azzerato le perdite da inizio anno in una giornata certamente favorevole per i titoli industriali: Prysmian (EUREX: 3056144.EX - notizie) (+2,89%), Stmicroelectronics (Amsterdam: ST8.AS - notizie) (+2,74%) e Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) (+2,51%) ormai ad un soffio da quota 16 euro.

Han messo a segno un rialzo superiore ai due punti percentuali anche Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) (+2,26%), Mediaset (Amsterdam: MA8.AS - notizie) (+2,10%) e Moncler (+2,02%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro

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Autore: Giancarlo Marcotti Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online