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Prezzi stabili, crollo scorte Usa contrasta timori offerta

Pompe petrolifere a Midland in Texas

LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono poco variati nel corso di una seduta volatile, con gli investitori che soppesano da un lato i timori legati all'offerta e l'incremento delle scorte di prodotti petroliferi negli Usa.

Alle 11,41 i futures del Brent di agosto, in scadenza oggi, guadagnano lo 0,06% a 116,33 dollari al barile. Il contratto di settembre, di agosto, guadagna lo 0,10% a 112,50 dollari al barile.

I futures sul greggio Usa (WTI) cedono lo 0,05% a 109,71 dollari al barile.

Negli Stati Uniti scorte di greggio sono diminuite di 2,8 milioni di barili la scorsa settimana, secondo i dati della U.S. Energy Information Administration, superando di gran lunga il calo di 569.000 barili previsto da un sondaggio Reuters tra gli analisti.

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Tuttavia, le scorte di carburante sono aumentate a causa dell'incremento dell'attività delle raffinerie, che operano vicino alla piena capacità, ai ritmi più alti degli ultimi quattro anni in questa stagione.

Secondo gli analisti di Anz, le interruzioni dell'offerta hanno offerto sostegno ai prezzi, in particolar modo alla luce della sospensione delle spedizioni da due porti in Libia, e il calo della produzione in Ecuador a causa delle proteste in corso.

Le esportazioni di greggio ecuadoregno "Oriente" rimangono sospese per cause di forza maggiore, poiché il diffondersi delle proteste antigovernative ha danneggiato la produzione di petrolio nel paese, ha detto mercoledì l'azienda di Stato Petroecuador.

Nel frattempo l'Opec+, che include anche la Russia, ha iniziato ieri un meeting di due giorni, che secondo le fonti però difficilmente potrà portare ad un accordo per l'aumento della produzione del petrolio.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)