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Prezzo di Cardano (ADA), è il momento di comprare o di aspettare?

Il prezzo di ADA, la criptovaluta del sistema Cardano è in sofferenza. Sul mese la criptovaluta ADA perde il -23,61% e sulle 24 ore è in territorio negativo in modo netto del -1,70%.

A tre mesi resta ancora in positivo del +50,79%, ma il mercato si domanda se il prezzo di Cardano (ADA) riuscirà a mantenersi sopra i 2 dollari di valore dove si trova ora o se non sia impostato per una successiva caduta verso gli 1,87 USD come primo supporto principale e più giù a 1,65 USD come secondo supporto principale (dati AmbCrypto).

Analizziamo i fattori che nel dettaglio riguardano Cardano, per capire le sue dinamiche interne e per poi riferirci alla sua dipendenza dal resto del mercato delle criptovalute.

I fattori che incidono sul prezzo di Cardano (ADA)

Dopo il crollo dei mercati nella prima parte del secondo trimestre dell’anno, gli investitori hanno accumulato grandi quantità di ADA portando il prezzo a raddoppiare e poi a triplicare rispetto all’ultima settimana di luglio (1,05 USD il 20 luglio).

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Un accumulo di ADA che ha portato il prezzo al record storico di quasi 3 USD (per alcune piattaforme avrebbe superato questo prezzo) a inizio settembre. A spingere così in alto il prezzo l’attivazione della fase Alonzo sulla piattaforma Cardano che ha avviato “l’era” smart contract anche sulla piattaforma decentralizzata (?).

Passata l’euforia per l’implementazione della nuova funzione, molti investitori hanno “abbandonato la festa” e il prezzo è crollato.

A ciò va aggiunto che ADA è tra le poche criptovalute presenti nel digital large-cap fund di Grayscale, uno dei fondi più importanti del panorama crypto e che per la sua importanza funge anche da benchmark.

Il fondo di Grayscale ha perso valore e anche asset under management, passando da 472,9 milioni a 453.4 milioni USD in AUM in sole 24 ore (ora è a 449 mln USD, ndr), spiega AmbCrypto. Vero che il peso di ADA all’interno del fondo di Grayscale è appena del 5,18%, ma il calo ha comunque inciso.

Mancanza di movimento del prezzo di ADA

Altro dato da aggiungere all’analisi dei fattori fondamentali riguardanti il prezzo di ADA, chiama in campo il volume di criptomoneta presente nei mercati di scambio.

Gli ADA in circolazione risultano essere diminuiti nel mese di settembre. Infatti l’ADA circulating supply mostrato da Messari indica una diminuzione, seppur minima, del -0,37% a 30 giorni, mentre a 7 giorni la circolazione della altcoin è rimasta identica.

La spinta del Bitcoin

Come abbiamo osservato in questo mese di settembre, ormai al tramonto, alcuni fattori hanno esercitato pressioni contrastanti sull’intero mercato.

Spinte dal bitcoin i prezzi di gran parte delle criptomonete hanno riguadagnato terreno nella prima parte di settembre sull’onda lunga di agosto, ma il litigio tra la SEC e Coinbase e la dichiarazione da parte della banca centrale cinese che le criptovalute sono illegali in Cina, hanno depresso investitori e mercato.

Si apre un mese di ottobre apparentemente incerto perché privo di aspettative reali e concrete. L’unica speranza per il mercato è l’approvazione da parte della SEC di un ETF, che il capo dell’autorità statunitense vuole legato agli attuali futures di bitcoin o di ethereum a seconda del tipo di ETF che le società vorranno presentare per l’approvazione.

Se, però, ci basiamo sui cicli precedenti del bitcoin legati all’halving allora possiamo aggiungere che ottobre e novembre sono i mesi del rush finale.

Staremo a vedere.

This article was originally posted on FX Empire

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