Quattro regole da seguire per diventare un bravo leader sul lavoro
I migliori leader del mondo, aziendali e politici, sanno che non bastano i risultati o ‘il titolo’ per avere un team in grado di seguire le indicazioni. Ci vuole anche, e soprattutto, una notevole dose di carisma. E anche un po’ di metodo.
Ci sono infatti alcune regole fondamentali da seguire per avere una posizione, all’interno della propria organizzazione, quasi inattaccabile. Per essere un grande leader bisogna sacrificare una giusta dose di ego per dimostrare che si può dare l’esempio giusto in ogni situazione.
Ecco dunque le quattro regole fondamentali che ogni leader deve sempre tenere in mente.
1. Metti in pratica ciò che predichi
Se organizzi un meeting alle 11 del mattino, sei in orario o in ritardo? La risposta a questa semplice domanda può farti capire se sei un leader oppure no. Ovviamente, la risposta giusta è la prima: bisogna essere in orario come bisogna seguire in modo integrale le proprie responsabilità, soprattutto di fronte a colleghi e dipendenti. Dare il buon esempio è la chiave per tenere il proprio team unito, perché è partendo dalle debolezze che poi si sfalda l’atmosfera.
Inoltre è una questione di rispetto: anche se nessuno probabilmente si lamenterà di un ritardo, ci sarà da affrontare del tempo perso da parte di tutti. Piccoli comportamenti come questi possono rinforzare o rovinare il team che guidi, e a lungo termine possono essere determinanti nel successo di un’azienda.
2. Sii chiaro quando deleghi
Un buon capo è quello che sa delegare ai dipendenti fidati e affidabili le questioni più disparate. Tuttavia se quest’ultimi non hanno capito esattamente dove finisce il loro lavoro e dove comincia quello degli altri, può generarsi confusione.
Prima di dare un ordine, in quanto leader, bisogna conoscere esattamente quale azione far compiere e a chi, con precisione e fermezza. Il modo migliore per ordinare le idee è trasferirle in forma scritta, davanti a tutti, in modo che ognuno sappia esattamente quale parte del programma dovrà seguire. La schematicità può aiutare anche la creatività.
La chiarezza all’interno del team diventerà di conseguenza una forza da sfruttare anche con i clienti esterni.
3. Stai attento al ciclo produttivo
Prima di chiudere un affare, il buon leader deve riconoscere dove ci sono delle imperfezioni e dove intervenire per sanarle. Giusto affidarsi ai collaboratori e ai dipendenti per la gestione delle loro responsabilità, ma il leader oltre a guidare deve sapere anche cosa sta guidando.
Il modo migliore per avere un team unito è, ancora una volta, uno schema; in questo caso è una sorta di lista i cui punti vanno ‘spuntati’ piano piano fino alla conclusione dei compiti di ciascun membro del team.
4. Gestisci il tuo stress
La faccenda è più facile a dirsi che a farsi: non bisogna farsi coinvolgere dallo stress. Il motivo? Un leader stressato perde la sua leadership, e moltiplica lo stress su tutti i membri del team. La calma è la virtù dei forti: quando c’è un problema ogni reazione istintiva può destabilizzare l’ambiente di lavoro.
Meglio ragionare, anche a quattr’occhi, per capire cosa sta accadendo e quali sono le soluzioni a disposizione. Anche i dipendenti saranno sollevati da questo sistema, che permette loro di crescere a livello individuale.
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