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Riunione BCE: Draghi tiene a bada i mercati

Riunione BCE: Draghi tiene a bada i mercati

La riunione di politica monetaria della BCE (Toronto: BCE.TO - notizie) di ieri si è conclusa, come da attese, con un nulla di fatto anche grazie al sangue freddo del presidente Mario Draghi che è stato in grado di coniugare in modo impeccabile un messaggio accomodante e al tempo stesso rassicurante per i mercati. Con il mantenimento invariato dell’outlook monetario con i tassi di riferimento fermi e l’importo del quantitative easing al suo massimo, Draghi è riuscito a schivare le obiezioni teutoniche al suo programma di stimoli, indicando anche parzialmente un pattern di uscita.

Diversi commentatori hanno sottolineato il numero particolarmente elevato di volte in cui il presidente Draghi ha risposto con un laconico “non è stato discusso” riferendosi alle domande della platea di giornalisti e principalmente sul discorso tapering che era stato più volte portato alla ribalta delle cronache nelle settimane scorse, riuscendo così in modo non eccessivamente maldestro a fornire comunque un messaggio accomodante, sottolineando comunque la necessità per i governi dei paesi dell’area euro di fare la propria parte.

Se infatti da un lato la BCE ha mostrato la propria disponibilità a mantenere il programma di stimoli all’economia anemica dell’Eurozona, dall’altra è stato proprio il presidente, in parziale recepimento delle critiche dei tedeschi, a rimarcare che il QE non può durare in eterno e che, seppure con la dovuta gradualità, il programma verrà portato a conclusione.

Come conseguenza diretta i mercati azionari europei hanno ripreso a macinare rialzi verso la conclusione della sessione anche trascinati dal comparto bancario e dal forte deprezzamento della moneta unica nelle fasi conclusive della conferenza stampa di Draghi.

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Market Movers

10:00 Giappone Discorso Kuroda (BOJ)

11:00 Germania Discorso Weidmann (Bundesbank)

13:00 Regno Unito Trend ordinativi industriali CBI cons. -4 prec. -5

14:30 Canada Inflazione a/a cons. 1.5% prec. 1.1%

14:30 Canada Inflazione core a/a cons. 1.8% prec. 1.8%

16:00 Eurozona Fiducia consumatori prel. cons. -8.0 prec. -8.2

EURUSD

Il messaggio accomodante di Mario Draghi in occasione della riunione della BCE di ieri ha favorito una ripida discesa della moneta unica nel rapporto con il biglietto verde che si è portata fino a quota 1.0880 dove scambia in apertura dei mercati europei. Anche grazie alla discesa delle quotazioni di EURUSD si è assistito ieri ad un recupero dell’azionario che potrebbe proseguire, al netto delle chiusure delle posizioni di oggi, anche nella prossima settimana conferendo un outlook ulteriormente ribassista alla moneta unica, ma che dovrebbe consolidare nella giornata di oggi appena sotto quota 1.09.

GBPUSD

Prosegue la fase laterale per la sterlina inglese che soffre il recupero del biglietto verde di queste ore portandosi nuovamente in area 1.2230 anche in apertura dei mercati europei. La brutta performance delle vendite al dettaglio sembra aver influito negativamente sull’outlook del cable innescando nuove vendite che potrebbero controbilanciare i recuperi di inizio settimana e portare nuovamente il cable in area 1.22.

USDJPY

Dopo la risalita di ieri fino in area 104.20, la giornata di oggi si apre con un parziale arretramento di USDJPY che torna a quota 103.80 per l’effetto combinato delle chiusure parziali delle posizioni lunghe speculative e per l’arretramento dei mercati azionari che stornano in chiusura di settimana. L’indice Nikkei della borsa di Tokyo cede infatti lo 0.30% in conclusione di sessione, mentre i mercati europei continuano a scambiare intorno alla parità. La settimana dovrebbe concludersi senza particolari sorprese per la divisa nipponica con consolidamento atteso sull’area attuale.

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