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Scontrini e ricevute, attenti alla vostra privacy

Tutti dati che possono venir usati dai truffatori telefonici per mettere a segno un vishing. Cioè una truffa telefonica. (Photo Credits - Flickr)
Tutti dati che possono venir usati dai truffatori telefonici per mettere a segno un vishing. Cioè una truffa telefonica. (Photo Credits – Flickr)

Molti vivono ormai nel terrore del Grande Fratello, di quel mostro tecnologico che ci controlla in ogni nostra attività. Quello più evidente è l’utilizzo del web, con i siti su cui navighiamo, gli acquisti che facciamo e la nostra vita social che è alla mercé di tutti. Eppure, spesso, il Grande Fratello sfrutta i nostri errori per controllarci e, a volte, rischiamo di finire vittime di truffe per la nostra distrazione e disattenzione.

L’esempio più classico è quello degli scontrini e delle ricevute. Facciamo un acquisto ‘fisico’ (cioè non sul tanto temuto internet) e in tasca o nel portafogli infiliamo distrattamente lo scontrino. Che, poi, buttiamo via. E qui è l’errore. Perché gli scontrini – e alcuni in particolare – dicono molto di noi. Spesso troppo.

Non solo qualcuno può recuperarli per sapere i nostri gusti, i nostri interessi e scoprire quali sono i nostri acquisti, ma gli scontrini contengono dati sensibili. Pensiamo allo scontrino della farmacia: spesso contiene il nostro codice fiscale, spesso utilizzato nelle procedure di recupero password e utenze di siti di commercio elettronico e di gestione delle carte di credito. Ma che può anche venir usato per scoprire (e ci sono siti che lo permettono) quali acquisti si sono fatti in farmacia, vedere le ricette mediche e, dunque, conoscere dati sensibili sulla nostra salute.

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Lo scontrino di una ricarica telefonica, invece, contiene ovviamente il nostro numero di telefono, mentre quello di supermercati o negozi possono contenere dati della nostra carta di credito. Tutti dati che possono venir usati dai truffatori telefonici per mettere a segno un vishing. Cioè una truffa telefonica.

Nome, cognome, data e luogo di nascita, dati parziali della nostra carta di credito, acquisti fatti, numero di cellulare. Tutti dati che possono venir utilizzati per chi vuole truffarvi. Vi telefonano, vi dicono che sono della società che gestisce la vostra carta di credito e che è stata bloccata per un presunto utilizzo anomalo della stessa. Con i dati in loro possesso risultano credibili e quando vi chiedono ulteriori informazioni per certificare che la carta sia vostra e che non siate stati voi a fare acquisti particolari, ecco che hanno tutti i dati per rubarvi i soldi dal conto. La soluzione? Semplice, distruggete sempre scontrini e ricevute prima di buttarli via.