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Trump verso la Casa Bianca: crollano i mercati

Dopo una notte estenuante, dopo un testa a testa serrato, le urne non hanno ancora dato il loro verdetto definitivo: alle 7.30 ora italiana Trump è in vantaggio su Hillary Clinton con 244 Grandi Elettori conquistati contro i 215 della democratica, con una maggioranza di almeno 270.

La prima reazione dei mercati

La prima reazione è stata come presumibile, quella dei mercati con il crollo repentino che parte dall' Asia dove l'indice Nikkei va oltre il -5% con 800 punti bruciati, Hong Kong perde il 3,4%, Taiwan (Taiwan OTC: 6549.TWO - notizie) il 2,7%, Shanghai l'1,3%. E' partita la corsa ai beni rifugio sia in ambito valutario con un rafforzamento dello yen sul dollaro a spese dello yen messicano che sprofonda a -10%, ma anche nel campo delle materie prime dove l'oro ha registrato un balzo da 50 dollari che lo ha portato a 1.333 dollari l'oncia a + 4,7% anche se per per SocGen (Parigi: FR0000130809 - notizie) si potrebbe vedere un rialzo fino a 1.400 dollari l’oncia che porterebbe l'oro a 1.500 dollari a fine anno.

Gli indici statunitensi riflettono lo stato d'animo con perdite per i futures che arrivano per S&P 500 a -4% Dow Jones a -3%. Ma al di là delle previsioni, le prime certezze sono quelle 209 grandi elettori alla Clinton e 22 a Trump alle 6.50 oltre a quelle di una volatilità esagitata che con ogni probabilità porterà la Fed a rinviare per l'ennesima volta il rialzo dei tassi, andando paradossalmente contro proprio alla volontà di Trump che era quella di rendere il Board della Fed molto più aggressivo, con l'elezione di due rappresentanti della sua cerchia.

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Congresso ai repubblicani

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) frattempo si rafforza il fronte repubblicano anche tra i deputati del Congresso dove entrambi i rami sono in mano ai conservatori. Ma anche in questo caso si creano, con Trump alla Casa Bianca, scenari inattesi e cioè quelli di un presidente che non sempre è appoggiato dal suo partito. Un esempio eclatante è quello della dinastia Bush, padre e figlio entrambi ex presidenti, i quali, repubblicani, hanno confermato che non avrebbero votato per Trump.

Il vantaggio di Trump ormai quasi incolmabile, nonostante i democratici gettino acqua sul fuoco confermando che le previsioni da loro elaborate già tenevano conto di un testa a testa tra le due parti, evoca le conseguenze che i suoi programmi elettorali iperprotezionistici e spesso anche estremisti, potrebbero creare sui mercati.

Le previsioni degli esperti

Per questo gi esperti confermano il possibile crollo degli indici (crollo che si starebbe già verificando) e che farebbe eprdere il vantaggio accumulato nelle ultime sedute: numeri alla mano per Rbc Capital Markets, del 10-12%. mentre da Sociètè Gènèrale dell’8%. I due indici maggiori possono paradossalmente salvarsi rispetto alla vera vittima e cioè il nasdaq, lisino improntato sui titoli tecnologici i quali, solitamente, hanno un mercato pù internazionale e, quindi, risentiranno in futuro, delle politiche protezioniste che Trump. La classe media americana è stata colpita troppo dalla recessione e per questo chiede alla sua politica di guardare di più dentro le mura di casa sua. Questa la prima considerazione che potrebbe spiegare la vittoria di Trump il quale ha da subito puntato sul recupero delle aziende che, aiutate dai trattati di libero scambio internazionali, hanno deciso per la delocalizzazione, creando migliaia di disoccupati. Il caso è quello dell'Iowa, stato in bilico tra la paura della working class e quella degli immigrati. Ed è la paura la molla più forte, quella che sembra essere l'unica spinta motivazionale che porta gli elettori ai seggi, per votare rappresentanti che non amano.

Ma chi vince con Trump?

Più soldi nelle infrastrutture e nella Difesa (in quest'ultimo caso di parla di raddoppiare la fetta del Pil che dal 3% passerebbe al 6%), questi i primi due punti cardine del programma di investimenti del Tycoon, da qui la preferenza di SocGen per nomi come Martin Marietta Matis, Caterpillar (NYSE: CAT - notizie) , Jacobs Engr, Fluor Corp anche se, tra i settori, quello minerario e industriale, proprio in seguito al programma protezionista di Trump potrebbero essere i primi vincitori.

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