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Unicredit: allo studio piano su modello MPS. Analisti prudenti

Prosegue il recupero di Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che si spinge ancora in avanti dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rialzo di circa tre quarti di punto. Il titolo, superata una breve incertezza registrata a metà mattinata, sembra aver imboccato con più convinzione la via dei guadagni. Proprio negli ultimi minuti Unicredit sta aggiornando i massimi di seduta a quota 2,344 euro, con un vantaggio dell'1,21% e oltre 32 milioni di azioni scambiate fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 102 milioni di pezzi.

Allo studio piano sul modello MPS (BSE: MPSLTD.BO - notizie) : conversione o riacquisto bond

A mantenere alta l'attenzione sul titolo contribuiscono le indicazioni di stampa riportate in particolare dal Messaggero, da cui si apprende che l'AD Mustier starebbe valutando un piano sul modello Banca Monte Paschi per il rafforzamento del gruppo da lui guidato.

Tra le ipotesi allo studio del CEO ci sarebbe il riacquisto o la conversione dei bond convertibili cashes per ridurre l'ammontare dell'aumento di capitale e in qualche modo coinvolgere le fondazioni, visto che i cashes sono detenuti principalmente da queste ultime.
Il deficit di capitale al loro delle operazioni straordinarie si attesta intorno ai 13 miliardi di euro, ma Mustier conta di abbassare la ricapitalizzazione sotto quota 10 miliardi.

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Equita vede beneficio limitato da conversione bond

Quanto ai cashes, il valore nominale è pari a 3 miliardi di euro, trattano a circa 0,35 euro e nel Common Equity Tier 1 è incluso l'80% del nominale. Di conseguenza, secondo quanto spiegato dagli analisti di Equita SIM, in caso di riacquisto a 100 pagando in azioni, si avrebbe un beneficio limitato sul capitale di 600 milioni di euro, ma una diluizione per i soci che non possiedono il bond.

Con riferimento a Bank Pekao, il prezzo della cessione del 33% sarebbe intorno a 2,5 miliardi di euro, in linea con la valutazione di mercato corrente. In attesa di novità gli analisti di Equita SIM mantengono una view neutrale su Unicredit, con una raccomandazione "hold" e un prezzo obiettivo a 2,7 euro.

Anche Bca IMI resta cauta su Unicredit

Lo stesso rating viene ribadito dai colleghi di Banca IMI, con un target price a 2 euro, più basso delle valutazioni correnti. Relativamente alla possibile conversione o riacquisto dei bond subordinati, gli analisti spiegano che tale mossa ha l'obiettivo di ridurre l'ammontare dell'aumento di capitale e la stessa potrebbe essere accolta con favore dal mercato.

Bullish la strategia di Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie)

A guardare con più ottimismo a Unicredit è Mediobanca Securities, secondo cui il titolo è destinato a sovraperformare il mercato con un fair value a 4 euro. Per gli analisti la potenziale conversione volontaria dei bond subordinati è da vedere come parte delle pulizie di primavera che il management sta implementando con il business plan.

Al pari di Equita SIM gli esperti di Mediobanca credono che l'operazione avrebbe un impatto positivo limitato sul Common Equity Tier 1 di Unicredit.

Spostando invece l'attenzione sulla cessione di Bank Pekao, gli analisti calcolano che la vendita potrebbe dare un contributo di circa 67 punti base al Common Equity Tier 1 del gruppo, circa 2,7 miliardi di euro di capitale equivalente.

Se la cessione di Bank Pekao non dovesse andare a buon fine, allora Unicredit rischia un aumento di capitale maggiore. Al momento Mediobanca stima una ricapitalizzazione di circa 10-12 miliardi, evidenziando che con le cessioni si potrebbe arrivare anche a dimezzare questo ammontare.

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