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Al via la earnings season Usa, ma non aspettatevi buone notizie

Ieri è partita ufficialmente la nuova stagione delle trimestrali societarie americane che, come di consueto, è stata inaugurata dai conti di Alcoa (NYSE: AA - notizie) .

I risultati del primo trimestre di Alcoa

Il colosso dell'alluminio ha diffuso i risultati del primo trimestre di quest'anno, archiviato con un utile netto in forte ribasso del 92% a 16 milioni di euro, con un risultato per azione pari a 0,01 euro. Al netto delle voci straordinarie l'eps si è attestato a 0,07 euro, al di sopra comunque dei 2 cents messi in conto dalla comunità finanziaria.

In calo anche i ricavi che sono scesi del 15% a 4,9 miliardi di dollari, al di sotto delle aspettative degli analisti che avevano scommesso su un fatturato più robusto a 5,14 miliardi di dollari.
Alcoa ha diffuso un outlook improntato ad una maggiore prudenza, segnalando che prevede ora una domanda globale di alluminio in crescita del 5% per quest'anno, rispetto al 6% indicato in precedenza.

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Attesi utili in flessione nel primo trimestre 2016

I numeri di Alcoa non hanno convinto più di tanto il mercato, decretando una partenza fiacca per la nuova earning seasons che si preannuncia tutt'altro che positiva.
Prevale una grande incertezza a livello di contesto economico ed è molto probabile che le società americane consegnino numeri in contrazione dopo il brusco inizio d'anno.

Gli analisti di MPS Capital Service fanno notare che come spesso accade in questo periodo, gli analisti hanno giocato d'anticipo, rivedendo drasticamente al ribasso le attese sugli utili, tanto da ipotizzare una variazione negativa di circa il 10% nei primi tre mesi di quest'anno.
Se queste previsioni saranno confermate, nel periodo tra gennaio e marzo 2016 si avrebbe una nuova contrazione dei profitti per il quarto trimestre consecutivo e si rischia che i primi tre mesi di quest'anno siano i peggiori dal 2009.

Due i settori più in difficoltà in Usa

Anche Giuseppe Sersale, strategist di Anthilla Capital Partners, richiama l'attenzione sul fatto che le attese per il primo trimestre non sono ottimistiche. I cali più marcati dei profitti saranno accusati dal settore dell'energia e da quello bancario, mentre per gli altri comparti è atteso un calo marginale nell'ordine dello 0,5%. L'esperto non esclude che si possa assistere a qualche sorpresa positiva favorita dalla flessione del dollaro e dal recupero del settore manifatturiero.

Possibile qualche sorpresa: focus sull'outlook

Al coro dei pessimisti si aggiungono gli strategist di IG (Londra: IGG.L - notizie) che prevedono una stagione delle trimestrali Usa negativa per via dei deboli risultati che saranno consegnati dalle aziende del comparto finanziario e dell'energia, il primo messo sotto pressione dai bassi tassi di interesse e il secondo dai livelli depressi delle quotazioni dell'oro nero.
Gli esperti di IG però mettono in conto che diverse aziende potrebbero battere le aspettative del mercato, considerando che negli ultimi mesi le stime hanno subito forti revisioni al ribasso e questo renderà più agevole un superamento delle stesse.

Scetticismo viene espresso da JP Morgan secondo cui è improbabile che i numeri del primo trimestre in America forniscano chiarezza, temendo principalmente che resti debole l'outlook sui ricavi.
Del resto il mercato non guarderà solo alla performance registrata nei primi tre mesi dell'anno, ma monitorerà con attenzione anche le indicazioni su quelli a venire. L'idea è che sarà proprio l'outlook consegnato dalle società a rassicurare o meno gli investitori sulle prospettive future degli utili.

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