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Wall Street ritrova brio dopo i timori per i verbali Fed

La seduta odierna dovrebbe vedere un ritorno degli acquisti sulla piazza azionaria americana almeno in avvio. I futures sui principali indici anticipano una partenza in salita e vedono il contratto sull'S&P500 in progresso dello 0,4%, preceduto da quello sul Nasdaq100 che sale dello 0,44%. Tornano così gli acquisti all'indomani della diffusione dei verbali dell'ultima riunione della Fed che ha spaventato gli investitori, rafforzando in loro l'attesa di 3 rialzi dei tassi di interesse nel 2018.

A dare sostegno al mercato contribuiscono le positive indicazioni arrivate dal fronte macro, visto che nell'ultima settimana le nuove richieste di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 222mila unità, in calo di 7mila unità rispetto alla lettura precedente rivista leggermente al ribasso da 230mila a 229mila unità. L'indicazione odierna si è rivelata migliore delle previsioni degli analisti che si erano preparati ad una lettura pari a 230mila unità.

Gli investitori attendono di conoscere un altro aggiornamento macro che sarà diffuso mezz'ora dopo l'avvio degli scambi e si tratta del Superindice di gennaio che è visto in positivo dello 0,5%, in frenata rispetto allo 0,5% precedente.
Un'ora e mezza dopo l'apertura di Wall Street si conoscerà il report sulle scorte strategiche di petrolio che sarà diffuso dal Dipartimento dell'energia.

In agenda i discorsi di alcuni membra della Fed e si tratta di Neel Kashkari, presidente della Fed di Minneapolis, di William Dudley, a capo della Fed di New York, di Raphael Bostic, numero uno della Fed di Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) , e a prendere la parola sarà anche Randal Quarles, vice presidente della Banca Centrale americana.

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Sul fronte valutario intanto il dollaro torna a perdere terreno nei confronti dello yen, scendendo appena sotto la soglia di 107, ma il biglietto verde perde quota anche rispetto all'euro che sale a 1,2293.
Poco mosso il petrolio che viaggia appena sotto i valori del close di ieri in area 61,6 dollari in attesa del report sulle scorte strategiche, mentre è preceduto dal segno più l'oro che sale a 1.325 dollari l'oncia.

Tra i vari titoli segnaliamo Chesapeake Energy che ha diffuso i conti del quarto trimestre dello scorso anno, archiviato con un utile netto di 309 milioni di dollari, rispetto alla perdita di 740 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente Il risultato per azione è stato pari a 0,33 dollari, al di sopra dei 30 cents previsti dal mercato, mentre i ricavi sono saliti da 678 milioni a 1,258 miliardi di dollari, superando le attese degli analisti fisate a 1,251 miliardi.

Sempre in tema di risultati societari segnaliamo che a mercati chiusi si conosceranno i numeri del primo trimestre dell'esercizio 2017/2018 di HP (Francoforte: 7HP.F - notizie) e di Hewlett Packard Enterprise, dai quali ci si attende un utile per azione pari rispettivamente a 0,42 e a 0,22 dollari.

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