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L'app più inutile del mondo ha nuovo utilizzo (stavolta molto utile)

Un inaspettato uso per Yo, l'app inutile che vale già 1,2 milioni di dollari
Un inaspettato uso per Yo, l'app inutile che vale già 1,2 milioni di dollari

Vi ricordate di “Yo!” (ne avevamo parlato qui) l'applicazione per smartphone recentemente valutata 1,2 milioni di dollari, sebbene fosse del tutto inutile? L'app – che non svolge altra funzione che quella di inviare uno “Yo”, ovvero un saluto, ai contatti della rubrica dei nostri telefoni – è forse meno priva di utilità di quanto si era  ritenuto.

Da messaggio di saluto, infatti, lo “Yo” è stato facilmente convertito in un segnale di allarme, in grado di allertare in tempo reale sugli attacchi missilistici subiti da Israele. Come? Unendola a un'ormai storica applicazione sviluppata a questo scopo, “Red Alert”. Si tratta di un'applicaizone senza scopi di lucro, sviluppata dagli israeliani Kobi Snir e Ari Sprung in occasione della ripresa degli scontri tra Hamas e Israele nel 2012. Essa invia un messaggio ogni qualvolta venga lanciato un missile o un razzo contro Israele, estenendo ai comuni cellulari gli avvertimenti lanciati dal programma di difesa “Red Color”, che 15 secondi prima dello scoppio lancia sirene sonore sulla zona che sta per essere colpita. “Red Alert” si sincronizza direttamente con il database dell'Israel Defense Forces, consentendo anche a chi non sente o non può udire il segnale d'allarme di mettersi in salvo.

Due anni dopo il suo lancio, "Red Alert" è divenuta molto diffusa tra gli israeliani, e oggi che la milizia di Israele sembra stia per dare inizio a una prolungata campagna militare contro Hamas, l'app ha deciso di appoggiarsi a “Yo!” per potenziare e velocizzare ulteriormente il servizio. Tutti coloro che possiedono “Yo!” potranno ricevere in tempo praticamente reale una notifica push che li avvertirà sull'imminente attacco. Ovunque, a Israele, scatti una sirena del sistema “Red Color”, la nuova applicazione vi avvertirà fornendo informazioni riguardo all'orario e al luogo che sta per essere colpito.

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Da semplice avvertimento, così, “Red Alert” può essere facilmente trasformata in uno strumento per condividere in tempo reale il dramma quotidiano di chi vive sotto attacco aereo. Sembra, ad esempio, che “Red Alert” sia piuttosto diffusa tra gli israeliani che si trovano all'estero, ma anche tra coloro che hanno amici e parenti nelle zone colpite, o vogliono aggiornamenti costanti sulla situazione.

C'è da ricordare, infine, che il funzionamento tramite il quale Red Alert riceve e smista informazioni riguardo gli ordigni in arrivo, tuttavia, non è stato rivelato, e resta quasi sotto segreto militare. Una cautela che certo non fa il paio proprio con “Yo!”, un'app creata in sole otto ore di lavoro, che alla sua prima release appariva del tutto priva di sistemi di sicurezza, tanto che un gruppo di studenti di un college statunitense era riuscito tramite essa a reperire intere rubriche di numeri telefonici e bombardarle di “Yo”.