Aziende Hi-tech, il mese in pillole - agosto 2012

Agosto di fuoco per i colossi dell’hi-tech: dallo scontro in tribunale in America tra Apple e Samsung, i coreani escono sconfitti. Avrebbero copiato sei brevetti dal gigante di Cupertino. Amazon si lancia nel social gaming ed è una sfida di sicuro interesse. Agli americani però piacciono anche le startup italiane: Viamemente sbarca negli Stati Uniti, acquisita da un’azienda di software per la logistica, stregata dalle ottime performance di questo gioiellino italiano.

Mint.com sfonda il tetto dei 10 milioni
Mint, la app nata per la personal finance, ha sfondato il tetto dei 10 milioni di utenti. Un successo strepitoso se si pensa che nel 2009, quando fu acquisita da Intuit, contava solo 1,7 milioni di utenti. Attualmente monitora 80 miliardi di dollari in transazioni e quasi un trilione in prestiti e asset. Importantissimo il supporto di Intuit, società statunitense che sviluppa software per applicazioni finanziarie per aziende e professionisti, che ha esteso il numero di banche che utilizzano questo servizio integrato. Fondamentale anche l’apporto dei supporti mobili, avendo la compagnia lanciato applicazioni per iOS e Android, e ampliato la possibilità di operazioni dal telefono.

Debutto nel social gaming per Amazon
La compagnia di Jeff Bezos si lancia nel social gaming, con la business unit Amazon Games Studios. E sforna su Facebook il primo gioco, ovvero Living Classic, destinato al mondo dell’infanzia: un viaggio tra i classici della letteratura con sfide adatte alla platea dei piccoli. Solo un assaggio insomma di un’ambizione più grande che pone il colosso del libro online in diretta competizione con Zynga su Facebook ma anche in totale libertà di concepire, attraverso il reader proprietario Kindle, una rielaborazione interattiva, con annessi giochi, del libro illustrato. Il team di sviluppo è al lavoro, insomma, per creare una line up di tutto rispetto.

Facebook dimezza il suo valore
A tre mesi dalla quotazione in Borsa, sono ancora dolori per la creatura di Zuckerberg che ha visto collassare il suo valore fino a 19,05 dollari. Il collocamento iniziale prevedeva invece 38 dollari ad azione. Ad agosto inoltre è scaduto il primo lockup su 271 milioni di titoli, ovvero il divieto di vendita per gli investitori, ma con il basso prezzo delle azioni non era pensabile che gli azionisti vendessero in massa. Zuckerberg, volendo, può vedere le proprie azioni solo a partire dall’autunno. Sembra lontano quel 17 maggio in cui, con un collocamento a 38 dollari per azione, e annesso rialzo durante la seduta iniziale, il valore della società era salito a 104 miliardi di dollari.

Viamente sbarca negli Stati Uniti
Viamente, la start up italiana che ha ottimizzato la gestione delle rotte e dei percorsi per rendere più efficiente il lavoro di chi si occupa di logistica, è stata acquisita da una società statunitense. Costo dell’operazione: 4,5 milioni di dollari. Viamente, che nasce dagli studi accademici, al Politecnico, dell’ingnegnere Antonio Pierini, offre via web servizi a coloro che operano sul mercato dei field service, ottimizzando i percorsi, calcolando le rotte e rendendo disponibili servizi avanzati, come la previsione precisa dell’orario di consegna aggiornata in tempo reale. La società americana acquirente, che opera nel campo dei software service per la logistica, ha per mesi utilizzato le API di Viamente e ha poi proceduto all’annessione della start up tricolore. Per la serie: prima provi, poi compri.

Spotify e Deutsche Telekom, nasce la partnership
Accordo in terra teutonica per Spotify, il servizio di streaming musicale che ha raggiunto un accordo con Deutsche Telekom, proprietaria di T-Mobile, che partirà ad ottobre quando diciotto milioni di tracce saranno a disposizione per 35,4 milioni di consumatori tedeschi. Per il servizio di streaming on demand, non è una novità cercare partnership all’estero con grandi brand.

Apple sconfigge Samsung in America, in tribunale
Vittoria del colosso di Cupertino in casa nella causa giudiziaria che vede contrapposta l’azienda di Steve Jobs, scomparso nel 2011, e Samsung, colosso hi-tech coreano. Dopo 22 ore di camera di consiglio, il tribunale di San Josè, California, ha stabilito che Samsung ha violato sei brevetti Apple, condannandola a pagare 1,05 miliardi di dollari. Salvo invece il Galaxy Tab 10.1 che, non essendo copiato da iPad, continuerà a essere venduto in America. A fine mese, invece, un tribunale giapponese chiamato a esprimersi su questioni simili ha stabilito che Samsung non ha violato brevetti Apple.