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Gli Usa ripartono con la corsa agli armamenti

Una volta si diceva “Si vis pacem, para bellum” ovvero, se vuoi la pace prepara la guerra. Oggi a quanto pare, primeggia un altro motto: America Great Again! Ovvero l’America grande di nuovo. In tutto.

I nuovi target made in Usa

Usa al primo posto in tutto, dunque. Nell’estrazione di petrolio (in avvio per tornare ai massimi storici), nel mercato azionario (compresi gli ormai innumerevoli record su tutti i listini), nella deregulation promessa come anche in quella ormai famosa riforma fiscale che lo stesso Trump non ha esitato a definire “fenomenale”. Ma di cui ancora non si sa nulla. Ma presto gli Usa potranno tornare grandi anche per la corsa agli armamenti, in particolare nel settore nucleare che il presidente considera bisognoso di essere ampliato.

Uno strappo, l’ennesimo, con l’amministrazione Obama foriera di un accordo (il New Start) chiuso proprio con Mosca e che avrebbe invece siglato un pernicioso indebolimento della capacità di Washington di poter intimorire un possibile avversario. I numeri parlano di 7mila testate nucleari per Mosca contro le “sole” 6.800 dello zio Sam, una disparità inaccettabile per Trump che vuole gli Usa in cima, sempre, anche alla lista delle nazioni più armate. Strategia della deterrenza oppure un nuovo piano dell’eclettico presidente?

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Nucleare contro chi?

In molti se lo chiedono visto che l’accordo con la Russia, stipulato da Obama, prevede un taglio netto degli armamenti entro il prossimo anno. Altro accordo da rivedere, dunque, in vista di nuovi nemici che potrebbero essere individuati sempre in Asia ma che invece del colbacco avrebbero gli occhi a mandorla: in altre parole, Corea del Nord.

Altro cambio di marcia, quello voluto per l’uso a scopo ricreativo della marijuana: in alcuni stati, dopo una serie di referendum, lo scopo ricreativo era stato accettato e regolamentato seppur in contrasto con le leggi federali. Per questo motivo l’amministrazione Obama nel 2013 aveva deciso di non intervenire con la volontà dei singoli stati purchè ciò avvenisse all’interno dei confini e rispettasse i divieti imposti per i minori oltre ai controlli di rito sul commercio. Una disposizione che Trump vorrebbe cambiare lasciando la coltivazione della cannabis per il solo scopo medico.

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