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Non è il momento di vendere asset rischiosi: atteso un rimbalzo

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista a Pietro Paciello, Head of Business Development and Chief Analyst presso Tier1FX, al quale abbiamo rivolto alcune domande sulle valute, su alcune commodities e sugli scenari attesi per le Borse. Pietro Paciello è autore del libro appena pubblicato TRADING PLAN. Per info clicca qui

Pietro Paciello domani terrà un webinar free alle ore 14.15 per seguire in tempo reale i non farm pay-rolls in America e le evoluzioni conseguenti.

Il dollaro quest'oggi sta provando a risalire la china tanto nei confronti dello yen che dell'euro. Ritiene che la negatività espressa fino ad ora dal biglietto verde possa lasciare il posto ad un ritorno degli acquisti?

Il dollaro-yen, per quanto abbia fatto molta strada al ribasso, direi che si è fermato con ottima precisione sul livello che avevamo indicato nell'ultima analisi intermarket quando avevamo segnalato una zona statica in area 105,35/105,3.
Il dollaro-yen ha trovato quindi una zona di supporto abbastanza interessante da cui si dovrebbe sviluppare una reazione. E' evidente che a questo punto la figura, a livello anche di grafico di lungo periodo, presenta anche un'interessante divergenza rialzista.

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Non credo però che i dubbi si scioglieranno finchè non assisteremo domani alla consueta volatilità dei non farm pay-rolls in America.
Tecnicamente la dinamica discendente attuale ha raggiunto a mio parere un livello da dove il dollaro-yen potrebbe tentare un buon recupero, ma bisognerà attendere in tal senso l'evoluzione di domani, perchè come sempre sarà una giornata molto volatile.

Dal punto di vista operativo quella attuale è una zona dove bisogna smettere di vendere dollari e iniziare ad accumulare il biglietto verde al ribasso allorquando ci fosse un rimbalzo decente, visto che ai prezzi correnti mi sembra che il rapporto rischio-rendimento non paghi più.

L'euro-dollaro sta correggendo dopo aver raggiunto con una precisione davvero straordinaria la base superiore di un evidente canale laterale rialzista. L'euro aveva due target potenziali a 1,17 e appena sopra 1,172 e la cosa bella da considerare è che il mercato si è mosso in maniera molto tecnica e ha iniziato a vendere euro così come ha iniziato a comprare dollaro-yen, con un sincronismo perfetto.

Vedo grande coerenza sull'andamento del dollaro, perchè poco fa abbiamo visto un biglietto verde in recupero contro lo yen, ma c'è anche da dire che l'euro ha innestato una bella retromarcia che dovrebbe portarlo in tempi abbastanza brevi a raggiungere la zona di 1,132/1,13 dove potremmo assistere ad un buon recupero.

Dopo il ritracciamento delle ultime sedute il petrolio ha ripreso la via dei guadagni riportandosi al di sopra dei 45 dollari. Si aspetta ulteriori progressi nel breve?

L'andamento del petrolio è un'ulteriore conferma di quanto dicevamo poc'anzi. Il mercato ha due variabili fondamentali: una storica che conosciamo tutti e mi riferisco al cosiddetto mercato dollarocentrico, quindi alla dipendenza dal dollaro, e una più recente che si è innescata con la crisi petrolifera, dovuta ad un prezzo del greggio troppo basso.

Mi sembra che ora l'oro nero non voglia scendere e in altri tempi il ritracciamento delle ultime sedute sarebbe stato venduto pesantemente, mentre ora non ha permesso di arrivare neanche su un supporto dinamico di brevissimo, lasciando il posto ad un rimbalzo.

Questo induce a presagire che il movimento di recupero del petrolio non sia finito e se i corsi si manterranno stabili non si dovrebbe assistere ad un crollo.
Se confermiamo l'attuale nuova dipendenza del rischio dal petrolio, notiamo che quest'ultimo non ha alcuna intenzione di stornare con decisione ed è ben lontano da livelli pericolosi sotto i quali potrebbe invertire marcia.

L'oro ha sentito la soglia dei 1.300 dollari, pur mantenendosi al momento a non molta distanza dalla stessa. Quali sono le sue previsioni?

L'oro sta realizzando un pattern di prosecuzione di fantastica qualità, nel senso che notoriamente il gold è correlato inversamente al dollaro e ha appena riciclato al rialzo dopo aver disegnato un triangolo di congestione.
Siamo in presenza di una classica figura di continuazione ed è evidente che l'oro non si muove solo come bene rifugio ma anche come asset inversamente correlato al dollaro.

In questo momento il biglietto verde sta debolmente rimbalzando contro yen ed euro e l'oro probabilmente sta tornando a testare l'area dei 1.250 dollari. Quest'ultima a mio avviso resta una zona di acquisto con target a 1.400 dollari e credo che l'oro non farà più rivedere gli eccessi e le esagerazioni dello scorso.

Come segnalato per il petrolio, anche per l'oro mi sembra ci sia un pattern di inversione abbastanza consolidato. A questi prezzi il gold ripristina anche il suo status di bene rifugio e quindi un arretramento dai massimi della settimana conferma che il mercato per il momento non ha pressione ribassista.

Alla luce di quanto detto fino ad ora quali sono le indicazioni che ci può dare per le Borse nel breve?

Non mi sembra questo il momento di vendere dollari, perchè mi sembra che il mercato abbia bisogno di rimbalzare con un riacquisto di dollaro e in generale con un nuovo shopping di rischio, quindi sulle Borse.
Solo quando il rimbalzo sarà un po' più consistente si andrà di nuovo a ricercare la dinamica risk-off che al momento è tale in ottica di medio periodo, mentre c'è un risk-on di breve assolutamente fisiologico.

I grafici indicano un imminente recupero da parte del dollaro e dei listini azionari, per cui ribadisco l'idea che in questo momento sui livelli attuali non vale la pena vendere rischio.
La dinamica è molto pericolosa perchè come si vede dal grafico del Dax, siamo millimetricamente su un supporto di medio-lungo termine per cui se l'indice tedesco non riesce a reagire sopra i 9.800 punti e se sfonda con decisione l'area dei 9.750 punti saranno dolori per tutti.

La dinamica del canale parallelo che abbia osservato sull'euro-dollaro si ripristina in pieno anche sul Dax con situazioni tecnico-grafiche molto pulite che lasciano ben sperare perchè sono facili da analizzare e da interpretare e quindi da tradare.
Fino a quando il Dax30 si manterrà al di sopra dei 9.750 punti in chiusura di sessione, rimane intatta la possibilità di un risk-on di breve, pur ribadendo che lo scenario è ancora ribassista nel lungo periodo.

Vorrei sottolineare che la mia view di medio-lungo non è più quella di prima e ora è decisamente short, perchè sono convinto che siamo entrati in un ciclo correttivo di lungo. L'analisi tecnica però insegna che c'è sempre accumulo e distribuzione e dopo aver subito la prima ondata ora c'è un rimbalzo alla ricerca di belle resistenze da vendere per posizionarsi nuovamente al ribasso.

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