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Opec vede maggiore calo domanda petrolio, virus pone ancora molte sfide

Un modellino stampato in 3D di una pompa petrolifera davanti al logo Opec

di Alex Lawler

LONDRA (Reuters) - La domanda mondiale di petrolio subirà una maggiore flessione nel 2020 rispetto a quanto precedentemente previsto a causa del coronavirus e si riprenderà molto più lentamente rispetto alle attese nel 2021, secondo l'Opec, che prevede che per il gruppo e i Paesi alleati sarà ancora più difficile fornire supporto al mercato.

La domanda mondiale di petrolio crollerà di 9,46 milioni di barili al giorno quest'anno, secondo il rapporto mensile dell'Opec, oltre la flessione di 9,06 milioni di barili al giorno stimata lo scorso mese.

I prezzi del petrolio sono crollati in un quadro in cui la crisi del coronavirus ha limitato viaggi e attività economiche. Se alcuni Paesi hanno allentato le misure di lockdown, permettendo alla domanda di risalire, i casi in continua crescita e l'aumento della produzione di petrolio hanno pesato sui prezzi.

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"I rischi restano elevati e orientati al ribasso, legati in particolar modo allo sviluppo dei casi di contagio da Covid-19 e di possibili cure", afferma l'Opec in riferimento all'outlook per il 2021.

"Si prevede che il maggiore impiego di telelavoro e videoconferenze porrà un freno alla ripresa dei carburanti per il trasporto ai livelli del 2019".

Ciò significa che la domanda rimbalzerà più lentamente del previsto il prossimo anno. L'Opec prevede che i consumi aumenteranno nel 2021 di 6,62 milioni di barili al giorno, 370.000 barili al giorno in meno rispetto alle stime dello scorso mese.

Le scorte di petrolio sono aumentate a causa del crollo della domanda. L'Opec ha riferito che le riserve nei Paesi più sviluppati sono diminuite di 4,5 milioni di barili a luglio, ma che sono rimaste a 260,6 milioni di barili al di sopra della media di cinque anni, un parametro stabilito prima della pandemia come livello auspicabile.

Il greggio <LCOc1> scambiava sotto ai 40 dollari al barile dopo la pubblicazione del report, meno di quanto molti Paesi membri dell'Opec necessitano per pareggiare il bilancio. I prezzi sono scesi di circa il 15% dall'inizio del mese.