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Poste Italiane: gli ultimi sviluppi per i risparmiatori

Mentre tutta l’attenzione si è concentrata su Mps (BSE: MPSLTD.BO - notizie) e, l’anno scorso, sul caso delle 4 banche fallite e del conseguente bagno di sangue a danno dei risparmiatori, un altro dramma potrebbe occupare presto le prime pagine delle cronache finanziarie. Si parla di quello che sta succedendo per i risparmiatori di Poste Italiane (Dusseldorf: 29884131.DU - notizie) .

Il caso di Poste Italiane

I fondi immobiliari le cui quote sono state vendute da Poste Italiane, hanno registrato u crollo verticale e soprattutto operazioni azzardate di vendite al di sotto dei prezzi di mercato. Nello specifico, il 31 dicembre scorso uno di questi, l’IRS (Invest Real Security), le cui azioni erano state vendute a 2.500 euro l’una mentre ora valgono non oltre 390, ha chiuso i battenti, con tutti i rischi del caso, per i 14mila piccoli investitori che hanno investito 141 milioni di euro, nelle 56.400 quote. La vendita delle quote avvenne tra il 2002 e il 2007 ovvero quando il mercato immobiliare, poco prima della crisi mondiale, era in quella bolla che i mutui subprime gonfiavano oltremodo. In quel caso, Poste si occupò di piazzare quattro fondi immobiliari (Invest Real Security, Obelisco, Europa Immobiliare 1, Alpha (Shenzhen: 002292.SZ - notizie) ) e che ora, a quanto pare, non sembrano navigare in buone acque, tanto che la stessa società italiana di recapiti ha già emanato un comunicato ufficiale in cui si avvisa di possibili misure di risarcimento per i sottoscrittori delle quote dei fondi immobiliari; una mossa che, secondo quanto comunicato da Poste, Italiane, avrebbe lo scopo di rafforzare il legame con i propri clienti, legame “fondato sulla trasparenza, sulla fiducia e sull'affidabilita'".

Iniziative a tutela dei risparmiatori

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Per quanto innegabile il fatto che Poste voglia correre ai ripari (resta da vedere le modalità delle misure in questione) è altrettanto impossibile non sottolineare che tutti e 4 i fondi denunciano problematiche simili. Il Fondo Immobiliare Europa 1, collocato nel 2004 potrebbe essere il prossimo e con perdite che per gli investitori arriverebbero all’82% del valore delle azioni. Resta poi aperta la problematica delle tempistiche: se il fondo Obelisco scade nel 2018, quello Alpha arriva nel 2030. Ma a differenza di quanto si possa pensare non è una buona notizia: la data originaria era la fine di giugno del 2015, poi procrastinata al 2030, lasciando però intatta, per la società che gestisce il fondo, la possibilità di liquidazione anticipata.

Tornando alle azioni messe in campo da parte di Poste, il prossimo 20 gennaio, potrebbe essere la data in cui verranno comunicate le modalità di rimborso, con un condizionale che mai come in questo caso appare d’obbligo. Infatti il dubbio riguarda prima di tutto le dinamiche, con alcune voci che parlano di offrire i rimborsi attraverso altri prodotti di risparmio similari e sempre legati a Poste Italiane. Altro problema è quello riguardante il valore del capitale rimborsato per l’IRS e che sembra non essere superiore ai 390 euro visto l’andamento negativo del mercato immobiliare, il che porta farebbe rientrare nel rimborso, solo la parte mancante di capitale sull’investimento iniziale, ovvero 1.450 euro a quota, lasciando al di fuori dell’indennizzo gli interessi mancati. Non solo, ma per quanto riguarda il valore, la perdita per chi a suo tempo investì nel fondo, si parla di qualcosa come il 58%.

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