Terremoto, agevolazioni fiscali a chi aumenta la sicurezza delle case
Fino ad oggi il rischio sismico era prevalentemente legato alla pericolosità dell’area geografica. Adesso le classi di rischio sismico per gli edifici saranno sei: dalla A, la più sicura, fino alla F, quella più pericolosa. Le nuove costruzioni terranno conto, quindi, non solo del terreno su cui vengono edificate ma anche del tipo di criteri e materiali impiegati. Differenza basilare per la distribuzione degli agevolazioni fiscali di Casa Italia, il piano di incentivi annunciato dal governo dopo il terremoto del 24 agosto.
L’iter burocratico prevede che le “Linee guida per la classificazione della vulnerabilità degli edifici” siano approvate prima dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, organo terzo che deve esprimere il parere tecnico, e poi dal Ministero delle Infrastrutture. Il documento è importante soprattutto per due motivi: la creazione di un’anagrafe completa di tutti gli edifici pubblici e privati sul territorio nazionale e la possibilità di limitare sconti fiscali incontrollati per chi fa interventi antisismici.
Il governo vorrebbe che Bruxelles non conteggiasse gli stanziamenti post sisma nel deficit. Possedere una mappatura degli edifici più aggiornata è utile per decidere da quali ospedali o scuole pubbliche occorra iniziare per effettuare interventi di messa in sicurezza. Da oggi non solo quelli che si trovano in zona 1 e 2 (le aree più ad alto rischio sismico), ma anche tutti quelli che sono in classe F, la peggiore della nuova scala.