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Grecia, Borse europee in rosso dopo la vittoria dei “no”

Dopo il verdetto delle urne greche, è arrivato quello dei mercati e, anche in tal caso, si tratta di un “No”. No al rischio rappresentato da Atene che, rifiutando le condizioni per ulteriori aiuti, si avvicina all’uscita dalla moneta unica. Con l’eccezione di Londra (non a caso, fuori dall’Eurozona) tutte le principali Borse registrano cali superiori al punto percentuale. Milano, a metà giornata, perdeva quasi tre punti. Male, spiegano gli analisti, ma tutto sommato meglio del previsto: “Il fattore di rischio non è mai stato ai livelli percepiti. Dire che i mercati crolleranno è perfetto per finire in prima pagina”, spiega Charles Hall di Peel. “La realtà è che questa situazione si trascina ormai da molto. Per un po’ abbiamo pensato di essere a una svolta, ma oggi siamo lontani dalla resa dei conti”, aggiunge. In effetti, nonostante gli investitori abbiano riparato verso il porto sicuro dei bund tedeschi, gli spread non hanno superato i livelli di guardia raggiunti settimana scorsa alla rottura dei negoziati. Il differenziale di rendimento italiano viaggia intorno ai 160 punti base, di pari passo con quello spagnolo. Si spiega così, più che con l’esposizione delle banche europee alla Grecia, la frenata del settore finanziario.