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Apple Google e Microsoft prosperano nell'era Covid, utili trimestrali da oltre 50 mld

Tech (Photo: Getty)
Tech (Photo: Getty)

Tre società tecnologiche - Apple, Microsoft e Alphabet, proprietario di Google - hanno riportato profitti combinati di oltre 50 miliardi di dollari nel trimestre aprile-giugno, sottolineando la loro influenza e il successo senza precedenti nel rimodellare il modo in cui viviamo. Conti sopra le attese degli analisti che confermano la loro forza di fronte alla pandemia: i tre colossi tecnologici hanno un valore di mercato combinato di 6.400 miliardi di dollari, più del doppio di quando è partita l’era Covid 16 mesi fa.

Il primo modello di iPhone di Apple in grado di connettersi a reti wireless 5G ultraveloci ha continuato ad alimentare la performance finanziaria. Con le vendite di iPhone che hanno registrato una crescita a due cifre rispetto all’anno precedente per il terzo trimestre consecutivo, Apple ha facilmente superato le stime degli analisti, chiudendo il terzo trimestre dell’esercizio fiscale con un utile di 21,7 miliardi di dollari e ricavi in aumento del 36% a 81,4 miliardi, in corsa per l’anno migliore della sua storia. L’iPhone 12, rilasciato lo scorso autunno, si preannuncia come il modello più popolare di Apple da diversi anni, soprattutto perché è il primo a funzionare sulle reti 5G che sono ancora in costruzione in tutto il mondo. Le vendite di iPhone di Apple hanno totalizzato quasi 40 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre, con un aumento del 50% rispetto a un anno fa. Secondo alcuni analisti, Apple è ormai in volata verso i 3.000 miliardi di capitalizzazione di mercato, ma sulla sua strada c’è il problema della carenza di chip, che potrebbe condizionare la produzione dei suoi prodotti di punta.

I guadagni di Google sono notevolmente migliorati rispetto allo scorso anno, quando la pandemia ha contratto le possibilità di spesa dei consumatori e di conseguenza i volumi della spesa pubblicitaria. Ora, con la diffusione dei vaccini almeno nella parte ricca del mondo, la ripresa della domanda ha spinto gli inserzionisti a spendere di più, con una grossa fetta destinata a Google e alla sua società madre. Alphabet archivia il secondo trimestre con ricavi record in aumento del 62% a 61,88 miliardi di dollari e un utile più che raddoppiato a 18,53 miliardi. I ricavi da pubblicità sono saliti del 69% a 50,44 miliardi grazie al boom negli Stati Uniti, dove le spese pubblicitarie sono in corsa per l’aumento maggiore dal dopo guerra. Solo su YouTube i ricavi dagli spot sono balzati dell′84% a 7 miliardi. Google ha beneficiato della riapertura dell’economia, che ha spinto soprattutto il settore turistico a investire in pubblicità. Bene anche i ricavi del cloud che, nonostante il rialzo del 54% a 4,63 miliardi, resta comunque una divisione di piccola scala rispetto ad Amazon e Microsoft.

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Quanto a Microsoft, ha presentato ricavi record nel quarto trimestre dell’esercizio fiscale. Il fatturato è salito del 21% a 46,2 miliardi mentre l’utile è aumentato del 47% a 16,5 miliardi. Il produttore di software ha anche superato le previsioni registrando un fatturato di 46,2 miliardi di dollari nel trimestre conclusosi il 30 giugno, con un aumento del 21% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I profitti di Microsoft sono aumentati durante la pandemia grazie alla continua domanda di software e servizi di cloud computing per il lavoro e lo studio a distanza.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.