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Borse in ritirata dopo avvio in salita. Milano resta tonica

Anche la seduta odierna si è conclusa in ribasso per la piazza azionaria giapponese che ha perso terreno per la seconda giornata consecutiva. Sulla scia della chiusura debole di ieri a Wall Street, il Nikkei 225 ha terminato gli scambi in calo dello 0,49%.
A frenare il listino nipponico ha contribuito da una parte il rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro e dall'altra l'attesa per il meeting della Fed in agenda domani e per quello della Bank of Japan in calendario giovedì.

La debolezza dell'indice nipponico non sembra condizionare più di tanto le Borse europee che hanno avviato gli scambi in salita, salvo muoversi a passo di gambero in seguito. Il Dax30 e il Cac40 sono scivolati al di sotto della parità e ora cedono rispettivamente lo 0,01% e lo 0,16%, mentre resiste in positivo il Ftse100 che guadagna lo 0,26%.
Per oggi in Europa non sono previsti dati macro di rilievo e l'attenzione degli investitori è rivolta agli aggiornamenti che saranno diffusi in America nel primo pomeriggio.

Ben impostata Piazza Affari dove il Ftse Mib si spinge poco al di sopra dei 18.700 punti, con un vantaggio dell'1,72%.
A sostenere il listino contribuiscono gli acquisti che si riservano sui titoli del settore bancario, in recupero dopo essere stati penalizzati ieri dall'alert di Moody's sugli impatti negativi di Atlante per i grandi gruppi e in particolare su Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) .

Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) vanta un rally di oltre il 5%, seguito da Banco Popolare (Amsterdam: PB8.AS - notizie) e Unicredit che mettono a segno un progresso di oltre il 4%, mentre Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Banca Monte Paschi crescono rispettivamente del 3,47% e del 3,32%.
In ascesa di oltre il 2% Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) , Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) .

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Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) guadagna l'1,79% alla vigilia dei conti del primo trimestre, beneficiando intanto della promozione arrivata da Societè Generale che ha migliorato il giudizio sul titolo da "sell" a "hold", con un prezzo obiettivo ridotto però da 0,61 a 0,42 euro.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) settore oil sono più cauti ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) e Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) che si accontentano di un progresso di mezzo punto, frenati dalla flessione registrata ieri dal petrolio.

Sul fronte macro Usa oltre all'indice settimanale Redbook relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene americane, si segnala il dato preliminare relativo agli ordini di beni durevoli che a marzo dovrebbero mostrare una variazione positiva dell'1,7% rispetto al calo del 3% precedente, mentre al netto della componente trasporti si stima un progresso dello 0,9% contro la flessione dell'1,3% di febbraio.
Per l'indice S&P Case Shiller di febbraio le stime parlano di una variazione positiva del 5,7% su base annua, in linea con la lettura precedente, mentre la fiducia dei consumatori ad aprile è vista in calo da 96,2 a 95,9 punti.

Prima dell'avvio degli scambi a Wall Street saranno diffusi i risultati trimestrali di 3M e di DuPont che per non deludere le attese dovranno centrare l'obiettivo di un utile per azione pari a 1,92 e a 1,04 dollari, mentre dai numeri di Procter & Gamble ci si attende un eps pari a 0,82 dollari.

A mercati chiusi l'attenzione si sposterà su Apple (Londra: 0R2V.L - notizie) che per centrare le stime dovrà consegnare un utile per azione pari a 2 dollari, mentre per i conti di eBay e Twitter (Xetra: A1W6XZ - notizie) si stima un eps pari rispettivamente a 0,45 e a 0,1 dollari.

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