Le Borse tornano a volare
Il Dax di Francoforte (+1,3%) supera quota 12.000 punti, ritoccando il proprio massimo dell’anno, soltanto in pochissime sedute, fra il mese di marzo e l’aprile del 2015, l’indice di riferimento tedesco ha concluso le contrattazione ad un livello superiore rispetto al fixing odierno (12.149,42 punti)
Ma oggi sono saliti i listini borsistici di tutto il mondo, a cominciare da Tokyo, il Nikkei (+1,1%) ha immediatamente scacciato tutti gli incubi che si potevano materializzare dopo il ribasso della vigilia, stoppando sul nascere qualsiasi idea ribassista.
Londra (+0,7%) rimane su livelli stratosferici, Parigi (+0,4%) conclude la giornata ritoccando il nuovo massimo dell’anno e New York parte alla grande, ci sono solo frecce verdi davanti alle performances degli indici di Borsa a stelle e strisce.
Insomma, come volevasi dimostrare, il fallito attacco all’Obamacare da parte di Trump non ha avuto effetto alcuno sui mercati azionari.
Anche il nostro Ftse Mib (+1,02%) ha partecipato alla festa andando a conclude sul massimo di giornata e dell’anno nonostante l’Istat abbia comunicato oggi dati disastrosi per la nostra economia, l’industria, nel mese di gennaio, ha visto crollare il fatturato (-3,5%) e gli ordinativi (-2,9%), ma queste sono notizie che non interessano al nostro Governo, impegnato a … tirare a campare.
Gran rimbalzo per i titoli petroliferi che nei giorni scorsi avevano sofferto, Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) (+7,69%) e Saipem (EUREX: 577305.EX - notizie) (+6,46%) hanno occupato i primi due posti della classifica odierna, molto più distaccato Eni (Euronext: ENI.NX - notizie) (+0,53%) comunque tornato sopra quota 15 euro.
Terzo gradino del podio per Fiat Chrysler (+2,90%) il cui guadagno spinge la holding Exor (+1,89%) a quota 47,99 euro, cioè a soli 2 centesimi dal massimo storico.
Ancor più vicina al proprio record storico Enel (Swiss: ENEL.SW - notizie) (+0,70%), si ferma infatti a soli 9 millesimi di euro dal massimo assoluto stabilito nel lontano 6 dicembre 2007.
Ma eccoci alla consueta sfilata dei nuovi massimi assoluti: Moncler (+2,24%), Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) (+1,47%), Campari (Milano: CPR.MI - notizie) (+1,36%), Italgas (+0,53%), Brembo (+0,51%) ed Atlantia (EUREX: 1683373.EX - notizie) (+0,12%).
Pochi i titoli che hanno concluso la seduta sotto la linea della partà, le vendite hanno colpito in particolare Buzzi Unicem (Londra: 0NVQ.L - notizie) (-1,76%), Recordati (-0,90%) e Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) (-0,69%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro
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