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Eni in rally e non solo per l'accordo Opec

La notizia del giorno è senza dubbio l'accordo raggiunto ad Algeri dall'Opec per un taglio di produzione, notizia che permette ai titoli energetici di dar vita a un poderoso rally che però, nel caso di alcuni, è aiutato anche da fattori esterni.

Eni (Londra: 0N9S.L - notizie) festeggia

Un esempio è quello di Eni che raccoglie consensi ovunque sia per il suo ruolo di leader nel settore energetico made in Italy ma anche per le novità in arrivo fal fronte egiziano. Nello specifico, infatti, il cane a sei zampe ha stipulato una serie di accordi per l'implementazione di alcuni progetti riguardanti le energie rinnovabili. Il duplice scopo è sia quello di rendere più ampio il fronte della qualità energetica disponibile creando alternative al diesel e alla benzina nel settore automobilistico, sia riuscire a ridurre l'uso di gas naturale nella creazione di elettricità. Il tutto in tempi molto brevi visto che la prima centrale fotovoltaica che sarà completata alla fine del 2017. L'impianto avrà una potenza di 10 MW e nascerà nell campo di Bir Rebaa North (Brn). Un progetto che concretizza la collaborazione stabilita già dal 21 giugno scorso tra l'Ad di Eni, Claudio Descalzi e il Pdg della Sonatrach, Amine Mazouzi. Si tratta di una strategia a lungo termine che la stessa Eni vuole adottare per integrare le forme tradizionali di business con lo sviluppo di fonti rinnovabili

Il nuovo fronte dell'Eni

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L'Egitto, ma soprattutto l'Africa in generale, sembra essere un orizzonte particolarmente preferito da Eni, presente nella nazione nordafricana dal 1954. All'inizio di settembre l'ad di Eni, Claudio Descalzi ha infatti confermato che l'Africa risulta essere strategica non solo per Eni ma per tutto il Vecchio Continente: in particolar modo l'attenzione del settore energetico punta sulla diversificazione che una collaborazione tra le parti potrebbe offrire. Risale all'anno scorso, 2015, la scoperta nell'offshore egiziano del più grande giacimento a gas del Mar Mediterraneo vicino al quadrante del prospetto esplorativo Zohr la cui concessione ufficiale è arrivata dal ministero del Petrolio e delle Risorse egiziano a febbraio di quest'anno. Il potenziale registrato arriverebbe a 850 miliardi di metri cubi di gas.

Attualmente il titolo Eni, ottimamente posizionato anche grazie all'accordo Opec sul taglio dellaproduzione di petrolio, registra poco prima delle 15 un rally che lo porta a+3,9%.

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