Esselunga in vendita, Caprotti pronto a cedere il suo impero
Un acquirente per l'Esselunga. Vendere il proprio impero per non lasciarlo scomparire dopo la propria morte. Niente ai figli, con cui è in guerra legale da anni, ma trovare un investitore – probabilmente straniero – che porti avanti il lavoro iniziato ormai 60 anni fa, nel lontano 1957.
Bernardo Caprotti, 91 anni, ha dato mandato a Citigroup, la banca d’affari americana, affinché trovi un acquirente per la catena di supermercati creata e cresciuta da lui. L'Esselunga è diventato uno dei gruppi più importanti in Italia, nonostante negli anni sia stata osteggiata più volte, impedendo a Caprotti di allargare il suo impero in diverse regioni italiane. Contrasti politici da un lato e contrasti famigliari dall'altro hanno obbligato il patron a tenere le redini dell'Esselunga fino a oggi, alla veneranda età di 91 anni.
Ora, però, per Bernardo Caprotti è il momento di dire addio. Esclusa l'ipotesi di lasciare il suo impero ai figli, di cui il patron non si fida assolutamente, resta in piedi quella di cedere l'Esselunga ad altri imprenditori. Secondo quanto dicono le voci, al momento sarebbero interessati al colosso della grande distribuzione il fondo statunitense Blackstone, disposto ad acquisire fino al 60 per cento. il fondo britannico Cvc e anche Walmart, che già era stata vicina all'acquisto di Esselunga nel 2004.