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Ferrari corre con HSBC: quali impatti dall'IPO di Aston Martin?

Incurante dell'andamento debole mostrato oggi da Piazza Affari, Ferrari (Xetra: 30092157.DE - notizie) mette a segno un bel rally che lo porta a conquistare il primo posto nel paniere delle blue chips. Il titolo già ieri ha mostrato una maggiore forza relativa rispetto al mercato, salendo in controtendenza di poco meno di mezzo punto, ma riesce a fare decisamente meglio oggi.

Mentre scriviamo Ferrari viene fotografato a 113,9 euro, a poca distanza dai massimi intraday, con un rally del 3,4% e quasi 400mila azioni scambiate, contro la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 600mila pezzi.

HSBC promuove Ferrari: ecco perchè è da comprare ora

A dare sostegno al titolo è la promozione arrivata da Hsbc, i cui analisti hanno deciso di migliorare la raccomandazione su Ferrari da "hold" a "buy", con un prezzo obiettivo alzato da 114 a 133 euro.
Il broker segnala che il gruppo ha solida gamma in arrivo, tra modelli speciali, ibridi e GT, e questo dovrebbe offrire un sostegno ai volumi e ai prezzi, con una crescita media composta annua rispettivamente dell'8,4% e del 3,3% fino al 2022.

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Gli analisti ritengono inoltre che i commenti all'insegna della cautela arrivati dal nuovo AD di Ferrari in occasione della presentazione dei conti del secondo trimestre abbiano preoccupato gli investitori relativamente al target di medio termine. Il titolo ha così accusato una flessione dell'8% in una sola giornata e questo secondo gli esperti ha fornito un buon punto di ingresso.

Le attese sul Capital Markets Day di settembre

In vista del Capital Markets Day in agenda il 17 e il 18 settembre prossimi, Hsbc crede che in tale occasione Ferrari possa annunciare un rilevante piano di remunerazione degli azionisti. Gli analisti pensano che il 15% della capitalizzazione di mercato possa essere distribuito sotto forma di buy-back e di dividendi nel periodo 2018-2022, limitando di fatto il potenziale per un'acquisizione.

L'appuntamento di settembre potrebbe favorire un aumento di volatilità sul titolo in Borsa, ma gli analisti credono che sia da acquistare perchè si aspettano un rally e al contempo la conferma degli obiettivi di medio termine.

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Aston Martin verso lo sbarco in Borsa: quali ricadute per Ferrari?

Intanto a catalizzare l'attenzione su Ferrari sono le indicazioni riportate ieri da Sky (Francoforte: 893517 - notizie) relativamente all'imminente annuncio della quotazione da parte di Aston Martin.
In una breve nota la società inglese ha fatto sapere che intorno al 20 settembre sarà pubblicato il prospetto dell'IPO che dovrebbe riguardare una quota del 30% del capitale.

Gli analisti di Equita SIM segnalano che i multipli impliciti 2017 di Aston Martin sarebbero equity/vendite di 5,7 volte e equity/adjusted ebitda di circa 24 volte, a premio rispetto alle 19 volte del 2018 di Ferrari.
A questi numeri la SIM milanese è arrivata basandosi sulle poche informazioni a disposizione per il gruppo inglese, ossia 5mila auto vendute nel 2017, un fatturato di 876 milioni di sterline e un Ebitda adjusted margin al 24%, assumendo che il valore di 5 miliardi di sterline di Aston Martin sia equity e ignorando la posizione finanziaria netta di partenza.

Gli analisti di Equita SIM affermano che l’equity story del gruppo inglese ha caratteristiche che ricalcano quelle di Ferrari, con un elemento in piu? che consiste nel rilancio di un brand che ha generato perdite fino a poco tempo fa.

Dal punto di vista borsistico, la SIM milanese non esclude che la disponibilita? di un’alternativa sul mercato per gli investitori a cavallo dell’operazione possa generare una temporanea debolezza di Ferrari.
Questo non induce in ogni caso a rivedere la strategia sul titolo che resta da acquistare con un prezzo obiettivo a 120 euro.

Bca IMI: focus sui multipli di Aston Martin

A puntare su Ferrari è anche Banca IMI che oggi ha ribadito la raccomandazione "buy", con un target price a 135 euro. Per gli analisti Aston Martin potrebbe essere valutata intorno ai 5 miliardi di sterline sulla base di un multiplo enterprise value/ebitda di 24,4 volte, ben superiore a quello di Ferrari per il 2018 pari a 18,8 volte.

Secondo Banca IMI se il valore del produttore inglese di auto di lusso si attesterà su questi livelli, ci potrebbe essere un effetto positivo per Ferrari.

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