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Mediobanca: utile netto 2015-16 migliore di attese, sale cedola, titolo balza

di Gianluca Semeraro

MILANO (Reuters) - Mediobanca si prepara al nuovo piano strategico, che sarà presentato a novembre, con conti migliori delle attese e solidi ratio patrimoniali, confermando la politica di cessione delle partecipazioni e con un dividendo in crescita.

Sul fronte partecipazioni, il Ceo Alberto Nagel ha confermato l'intenzione di cedere un 3% di Generali, scendendo al 10%, ma con prezzi che abbiano "un'impostazione diversa da quella attuale" e il 6,2% di Rcs MediaGroup, dopo il fallimento dell'offerta con Imh, ma solo quando il titolo andrà sopra il valore di carico di 1,2 euro.

L'esercizio 2015-16 si è chiuso con un utile netto di 604,5 milioni di euro, in crescita del 2%, e ricavi record per 2,047 miliardi grazie alla dinamica positiva del margine di interesse.

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L'utile netto è superiore alle attese raccolte dalla banca che convergono su 570 milioni.

Il titolo, alle 10,40, balza del 5,30% a 5,96 euro con volumi nella norma e sovraperforma rispetto al settore bancario italiano ed europeo. Gli analisti sottolineano i risultati migliori delle attese.

Il Cda ha deciso di proporre la distribuzione di un dividendo di 0,27 euro per azione, contro la cedola di 0,25 dello scorso esercizio, con un payout ratio che sale al 38%.

Il Cet1 ratio 'phased in' si assesta al 12,08% (era al 12,48% a fine marzo), mentre quello 'fully phased' è al 12,57% (da 13,24%), spiega una nota. A questo proposito Marco Sallustio di Icbpi spiega che il calo dipende dal fatto che "la società ha deciso di anticipare parzialmente gli effetti del nuovo trattamento prudenziale della partecipazione in Generali previsto a inizio 2019".

Lo spaccato dei ricavi, in crescita complessivamente dello 0,1%, vede un margine di interesse in progresso del 5,6% poco sopra 1,2 miliardi, mentre le commissioni scendono a 450,1 milioni (-4,6%) e i proventi da tesoreria a 133,1 milioni (-35,7%).

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate rettifiche su crediti per 418,9 milioni (-21,4%) con un costo del rischio che scende a 124 punti base.

La divisione del credito al consumo ha visto un utile netto raddoppiato a 171 milioni e si conferma una fonte di crescita sostenibile per il gruppo. Nel retail CheBanca! chiude per la prima volta in utile (7,5 milioni) grazie alla buona crescita dei ricavi (+15,4% a 192,4 milioni).