Viaggi, un’estate da incubo: raddoppiati i voli in ritardo o cancellati
Non è stata un’estate molto rilassante per chi ha volato da una località all’altra durante le ultime vacanze. Cancellazioni senza preavviso, ritardi senza giustificazione e sempre più frequenti over-booking, secondo i dati raccolti da AirHelp c’è stato un aumento del 127 per cento di “voli problematici”.
Il record
Fiumicino si è aggiudicato il record negativo: in soli tre mesi, ben 135mila passeggeri hanno dovuto rinunciare alle vacanze al mare. Le stesse situazioni, purtroppo, si sono verificate in tutti gli scali italiani, per un totale di 4mila voli partiti in ritardo o addirittura cancellati senza preavviso.
La black-list
Non è andata meglio ai viaggiatori di Malpensa. Il principale scalo del Nord Italia ha registrato mille voli in ritardo, con 125mila viaggiatori che non sono riusciti a decollare verso lidi ameni. Terzo posto della classifica, ben poco lusinghiera, lo conquista lo scalo di Venezia: 300 collegamenti andati in tilt e 33mila viaggiatori bloccati al gate.
Raddoppiano i casi
L’estate del 2017 era andata meglio per i turisti dei cieli. Quest’anno, infatti, si è registrato un raddoppio netto di “voli problematici”, l’anno scorso erano stati solo 2mila. “Il fenomeno dell’overtourism è cresciuto a livelli quesi inaspettati – spiega AirHelp -. Questa situazione dipende principalmente dall’aumento dell’offerta da parte delle compagnie aeree e la conseguente diminuzione della qualità dei servizi e del personale aereo in servizio”.
Gli scioperi
A rendere ancora più complicati i viaggi dei vacanzieri, quest’anno, ci sono stati anche i primi scioperi di Ryanair. La mobilitazione è scattata in Germania ma ha avuto alcuni effetti anche in altre nazioni servite dalla compagnia aerea irlandese. Italia compresa.
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