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Debiti Pa, Bankitalia: totale da pagare sceso a 75 miliardi nel 2013

Il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco nel settembre 2013 a Milano. REUTERS/Stringer

ROMA (Reuters) - Tra 2012 e 2013 i debiti commerciali della pubblica amministrazione con i fornitori privati sono scesi a 75 da 90 miliardi, secondo la nuova e più aggiornata analisi della Banca d'Italia.

"L'anno scorso, inclusi i debiti non ancora scaduti, la Banca d'Italia stimò che questi debiti complessivi ammontavano a 90 miliardi circa. Adesso, sempre includendo quelli non ancora scaduti, abbiamo una cifra di 75 miliardi", ha detto oggi il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, durante l'assemblea dei partecipanti al capitale.

"Molte cifre sono state avanzate, sono tutte su base campionaria, non vi sono informazioni dirette".

Bankitalia include nel totale i debiti ceduti alle banche con clausola pro solvendo e pro soluto. Questi ultimi, inclusi nel debito pubblico, sono scesi da 10,8 miliardi nel dicembre del 2012 a 8,4 nel dicembre del 2013.

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Importante il passaggio sulla scadenza dei termini di pagamento.

Una parte dello stock si riforma di anno in anno ed è quindi fisiologica. Per questo il ministero dell'Economia intende liquidare solo i debiti esigibili, quelli cioè che presentano un ritardo rispetto agli accordi contrattuali.

Nella relazione annuale la Banca d'Italia ricorda che, dei 90 miliardi stimati a fine 2012, "poco più della metà" fosse esigibile.

A fine marzo i creditori avevano ricevuto 23,5 miliardi in totale, secondo gli ultimi dati pubblicati dal Tesoro.

Il governo ha promesso di saldare alle imprese 60 miliardi entro ottobre: i circa 47 già stanziati più gli "ulteriori 13 miliardi" indicati nel Documento di economia e finanza (Def).

Il decreto sul taglio dell'Irpef prevede 8,77 miliardi di nuovi rimborsi, ripartiti tra Regioni ed enti locali (6 miliardi), società partecipate degli enti locali (2 miliardi) e sanità (770 milioni).

La relazione tecnica avverte tuttavia che il patto di stabilità interno dovrebbe limitare i pagamenti a 5 miliardi.

Accanto alle manovre per smaltire lo stock, il governo ha introdotto un pacchetto di misure che dovrebbe adeguare i tempi di pagamento al termine di 30-60 giorni fissato dalla normativa comunitaria.

Secondo Bankitalia, infatti, nel 2013 i tempi medi di

pagamento ammontavano a circa 180 giorni, nei fatti sei mesi.

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