Stefanel, depositata oggi in tribunale domanda ammissione concordato
MILANO (Reuters) - In linea con quanto annunciato ieri, Stefanel ha depositato oggi presso il Tribunale di Treviso il ricorso per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo "in bianco" o "con riserva" e lo stesso ha fatto la holding Finpiave, azionista della società di abbigliamento con il 20,329%.
Ieri il Cda di Stefanel ha deciso di presentare domanda di ammissione al concordato preventivo, con la speranza di riuscire a ricorrere alla procedura pre-fallimentare prevista dall'art. 182 bis della legge fallimentare che prevede una ristrutturazione del debito (previo assenso dei creditori) e l'avvio di un piano industriale in un contesto di continuità aziendale. L'alternativa sarebbe il ricorso alla procedura fallimentare vera e propria.
Depositata la domanda, il tribunale dovrebbe rispondere nel giro di qualche giorno accogliendo la rischiesta e fissando i tempi per la presentazione di un piano che dovrà essere omologato dai giudici. I tempi di norma vanno da un minimo di 60 giorni a 120 giorni, prorogabili fino a 180 giorni.
Dopo aver perso nella sola seduta di ieri il 40% del suo valore, oggi il titolo è in asta con un rialzo del 9,43% a 0,1149 euro.
Il gruppo veneto, in perdita e sottopatrimonializzato, aveva raccolto nei mesi scorsi delle manifestazioni di interesse da parte di possibili soci e aveva detto a inizio agosto di aver deciso di proseguire le negoziazioni con uno di loro, senza escludere "scambi di informazioni" con altri possibili investitori interessati al "gruppo o parti dello stesso".
Ottenuta dal tribunale la temporanea protezione del patrimonio, per evitare il fallimento dovrà ottenere dalle banche l'ok alla ristrutturazione del debito e trovare risorse fresche da un nuovo azionista.
Oggi è controllata al 56%, attraverso le società Finpiave, Cogei ed Elca, da Giuseppe Stefanel.